Re: i vicini di casa

Inviato da  florizel il 19/3/2010 11:23:55
Pispax
Citazione:
Al momento da quel pezzo di recensioni che pubblichi si vede solo che è stato abbandonato il pezzo rivoluzionario e internazionalista del socialismo. Per ora non entra in collisione con la mia affermazione che dice che sionismo e nazionalsocialismo in quel periodo erano politicamente agli antipodi.


Se l'abbandono del carattere "socialista" sarebbe avvenuto nel giusto tempo, come scrive shm:

"Il socialismo propriamente detto è stato abbandonato molto tempo prima(quarta Aliyah 1924-1929)"

cioè in tempo coerentemente utile all'ipotesi di collaborazionismo, questo comunque dovrebbe generare non poco sgomento circa il fatto che un progetto fortemente caratterizzato dalla spinta internazionalista stringa poi legami col nazismo.

L'ipotesi potrebbe essere spiegata con la necessità di rimorchiare al progetto sionista gran parte di quel mondo e quei fermenti politici, che agli albori del secolo spingevano a "sinistra".

"Il concetto di classe che oscura il carattere nazionale del nostro movimento..." firmato Ben Gurion.

Non stupisce, del resto, che lo stesso nazismo contiene elementi "socialisti" al suo interno.

Citazione:
Io NON SONO per niente preoccupato del fatto che una deriva antisemita affiori quando si parla di Olocausto. Lo sono stato giusto per un po'.Anzi, se c'è (e c'è) meglio che salti fuori.
Questo al limite può essere un problema di Massimo, non mio.


Gridare "al lupo!al lupo!" non cambia di una virgola certe contraddizioni, Pispax. Lo stesso Mazzucco potrebbe essere accusato di antisemitismo, quindi, quando in diversi articoli ha precisato che c'è una differenza sostanziale tra SIONISMO e SEMITISMO.

Non farci ridere.

Citazione:
Poi aspetto qualcuno che torni a parlare del "problema umanitario" al posto di quello "politico".


E' quello che trascendi tu stesso, attaccandoti al carattere politico del sionismo di origine, senza voler guardare in faccia a quello che ha prodotto e che produce... te ne rendi conto?

Senza elevarsi al di sopra degli aspetti politici, degli interessi che si traggono all'interno di un contesto molto più ampio che non i soli confini nazionali di un paese, non si può nemmeno valutare con lucidità i legami tra i massaxcri perpetrati in Palestina, nel Darfur, o in Siria.

Si resterà sempre prigionieri della ragion politica, o alla meglio si tenderà a denunciare come illegittimi solo i massacri compiuti da governi NON di origini "socialiste" (semprechè non si sia equivocato alla grande anche su questo termine...)

shm scrive:
In una più ampia visione le attuali responsabilità di Israele su Gaza appaiono come la punta dell’iceberg di una responsabilità nettamente più grande e complessa del sionismo.

Tu rispondi
Citazione:
Curioso: fra tante obiezioni che ho letto sei il primo che dice questa cosa. Il fatto che il problema mediorientale sia stato per una trentina d'anni solo la manifestazione di un conflitto generale fra USA e URSS per esempio pare essere una roba che in troppi dimenticano troppo volentieri.


Sei te che non vuoi sentir parlare di utilità dello stato di israele in medioriente, all'interno di un progetto di dominio più ampio, ad esempio circa il contributo determinante delle lobby sioniste negli USA.
Vatti a rileggere i tuoi post, in particolare quelli dove parli del rapporto tra USA ed israele.
Chi è la verginella offesa? E sbugiardata da questa sua stessa affermazione quotata sopra.

shm avrà la pazienza di rintracciare i dati storici idonei a sciogliere alcune contraddizioni (apparenti) su cui non vuoi riflettere.

Ciao.

EDIT, dimenticavo: se poi ci spieghi quale logica ti conduce a fare l'equazione "antisionismo>antisemitismo, sarebbe cosa non solo gradita, ma anche necessaria a non arenare le "ricerchine" su affermazioni propagandistiche trite e ritrite.

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