Re: i fatti di rosarno calabro ed il prof.panebianco

Inviato da  florizel il 18/1/2010 8:14:12
A quanto pare le istituzioni non ne escono sane; sembra l'unico punto in comune tra gli articoli.

Già. Ma dalle testate dei media non ne escono sane in relazione alla loro presunta assenza; mentre, come tu stesso individui nelle interviste a Li Vigni, non solo non è possibile che si pervenga ad eventi tanto ridondanti e dalle conseguenze disastrose senza la partecipazione (diretta o taciuta) degli stati, quanto anche tutto questo non è immediatamente percepibile perchè celato da un'abile propaganda basata sulla politica del "nemico" e del terrorismo.

Circa la lettura di eventi come l'omicidio Matteo, o la guerra infinita dell'imperialismo USA (o anche circa la "parte" avuta dalla sinistra istituzionale) è possibile darne chiavi di lettura e giungere a conclusioni differenti; ma il punto denominatore comune resta che, di fatto, non sarebbe stato possibile pervenire ad eventi "regolatori" dell'economia e del dominio globale (capillarmente organizzato) all'insaputa delle istituzioni.

I fatti di Rosarno, volendo ampliare lo sguardo, si inquadrano in un contesto molto meno localistico di quanto si possa immaginare, anche se sfruttano la "contingenza" del luogo e dei fatti in cui e attraverso cui si esprimono.

A Rosarno, in pochi giorni di guerriglia urbana, viene fuori l'intreccio scivoloso e incandescente tra potere locale e mafia, tra clandestinita' ed economia, tra il governo della regolarita' propagandata e la banale routine degli affari guadagnati sulla pelle degli immigrati. Il succulento piatto della clandestinita'.

Purtroppo (ahinoi) la "capacità" degli eventi di suscitare sdegno, o scalpore, o appunto terrore, è proporzionale all'assunzione dell'inganno.
Il NWO è "servito".

Interessanti, comunque, i video delle interviste a Li Vigni.

Ciao.

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