Dopo gli scontri e gli allontanamenti di extracomunitari
la popolazione di Rosarno scende oggi in piazza per respingere, spiegano gli organizzatori, "l'immagine di città xenofoba, mafiosa e razzista"
Nel pomeriggio è previsto un corteo per condannare la violenza, "da qualunque parte provenga".
Oggi pomeriggio a Palmi vertice in procura per fare il punto delle indagini per cercare i responsabili delle violenze e capire se, e a che livello, sia entrata nella vicenda la 'ndrangheta.
Allo stato attuale delle indagini, non ci sono elementi che consentano di dire che dietro la rivolta degli immigrati di Rosarno e le violenze degli abitanti che ne sono seguite, vi sia ''qualcosa di organizzato" da parte della 'Ndrangheta. Ma non puo' essere escluso che "in una determinata fase" della guerriglia durata 48 ore vi possa essere stato qualcosa di preordinato: questo sarebbe emerso, secondo quanto si apprende, nel corso della riunione che si e' tenuta in procura a Palmi.
Proseguono intanto i lavori di demolizione del centro di ricovero in località Rognetta dove erano ospitati circa 250 degli immigrati che sono stati trasferiti nei Cpa di Crotone e Bari insieme a quelli che si trovavano nell'altro centro realizzato in una fabbrica dell'ex Opera Sila.
I lavori di demolizione vengono eseguiti dai vigili del fuoco, con l'ausilio di ruspe ed altri mezzi meccanici. Completato il lavoro a Rognetta, sarà avviata la demolizione all'ex Opera Sila, più complessa perché le strutture da abbattere sono di più e dove erano ospitati un migliaio di immigrati.
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