Re: Roberto Quaglia - I Fiduciosi e Gli Sfiduciati

Inviato da  a_mensa il 7/1/2010 22:23:57
considerazione finale, sullo scritto riportato da sik-boy e scritto da Uriel.
dopo un panegirico sulla democrazia impossibile (e l'abilità di Uriel è sempre quella di inserire dei pezzi condivisibili ) per dimostrare la qual cosa spende una montagna di parole, quando basterebbe dire che votare senza le conoscenze e le competenze minime indispensabili per formarsi un'opinione, è solo una solenne presa per i fondelli, passa invece a cercare di dimostrare che dovremmo inchinarci in tutto e per tutto a "coloro che sanno" (in virtù di cosa , però non è specificato).
dimentica di dire che però non siamo tutti idioti, qualcosa lo conosciamo pure noi, un po per averlo imparato a scuola, un po per esperienza, un po per logica e razionalità applicata. (ad esempio che non si fonde l'acciaio con il kerosene)
e quindi, che deduzioni di esperti prezzolati, la cui convenienza a sostenere tesi improbabili è scontata, possano essere messe in dubbio sulla base di quelle stesse conoscenze che gli esperti citano, che possano esser messe in dubbio proprio perchè gli esperti stessi non sanno darne giustificazione, che possano esser messe in dubbio sulla base del semplice e puro buon senso, secondo lui non è possibile e se fatto significa solo ignoranza e malafede.
come se chi detiene il potere non avesse mai mentito , non avesse mai mistificato i fatti a suo uso e consumo.
no , per lui il potere è santo, saggio, intoccabile, salvo poi, quando entra in conflitto con un altro potere, scoprire che il perdente aveva sempre torto ed il vincente sempre ragione.
se questa è la razionalità e l'intelligenza che auspica, ripeto: "no grazie" preferisco la mia ignoranza".

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