Re: quando finirà la libertà anche su internet?

Inviato da  benitoche il 17/12/2009 0:45:23
Web, Maroni: "Nessuna legge speciale"
Bernabé: "Internet è il regno della libertà"
16 dicembre, 21:37

ROMA - "La proposta che domani discuteremo in consiglio dei ministri non prevede alcuna legge speciale né reato specifico e non ci sarà alcun intervento censorio del governo. Stiamo pensando a strumenti che permettano alla magistratura di intervenire per decidere se sul web si compie un reato e per rimuovere gli effetti del reato". Così il ministro dell'Interno Roberto Maroni spiega, in Transatlantico, i contenuti del provvedimento che arriverà domani in consiglio dei ministri. "Non ho obiezioni a che si proceda con un disegno di legge e non con un decreto per consentire al Parlamento di discutere", aggiunge Maroni.

"Ho questa duplice certezza: una democrazia è tale quando combatte ogni atteggiamento eversivo e quando riesce e garantire tutte le libertà a partire da quella massima di espressione che è uno dei suoi pilastri". Lo afferma il presidente della Camera, Gianfranco Fini, nel corso della cerimonia del Ventaglio a Montecitorio, a proposito dell'ipotesi di norme restrittive su internet.

"Censurare internet per gli insulti e le istigazioni alla violenza sarebbe una decisione assurda e illiberale", afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini. "E' un po' come se si volesse impedire l'uso del telefono perché ci possono essere telefonate minatorie. Internet - aggiunge - è uno strumento di comunicazione e i nostri governanti devono capire che oggi si usa internet come ieri si usava il telefono".

"Internet è il regno della libertà e non della costrizione". Così Franco Bernabé, amministratore delegato di Telecom Italia, commenta il dibattito sul tema della censura dei siti internet in particolare dopo i recenti episodi seguiti all'aggressione di Silvio Berlusconi.

"Costringere internet dentro un vincolo di tipo giuridico è una contraddizione in termini - ha commentato - significa non sapere cosa è internet e la sua evoluzione. Penso sia una notizia destinata a fare strada per pochissimo tempo".

"Internet è uno strumento di democrazia", ha sottolineato l'economista Tito Boeri, nel corso di una tavola rotonda sul tema 'Dialogo sull'innovazione'. Il clima in Italia è teso ma, secondo Boeri, proprio per questo "ridurre la democrazia su internet sarebbe grave e pesante" al contrario per uscire da questa situazione "serve più apertura".

Secondo Gianluca Dettori, fondatore di dPixel, la strada verso cui probabilmente si andrà "é l'apertura di un registro con siti autorizzati e altri no: ma così non si va da nessuna parte. Internet ci permette di parlare" e questo, commenta Dettori, nessun politico lo può impedire.

No a censure della Rete ma sì a una regolamentazione che passi, come è per la stampa, attraverso l'applicazione del codice penale. E' quanto propone un editoriale del quotidiano cattolico Avvenire. Il tema della libertà di espressione, avverte Avvenire, "é quanto mai spinoso" come testimonia il fatto che "grandi democrazie che ci hanno preceduto di qualche anno nell'uso capillare della Rete" "non hanno trovato una riposta" ancora "se non quella di interventi casuali e mirati nei confronti di siti negazionisti o neonazisti o inneggianti all'odio razziale".


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