Re: Mistero sulla morte di Francesco Mastrogiovanni

Inviato da  florizel il 20/10/2011 10:43:38
«NON MI PORTATE A VALLO PERCHE' LA’ MI AMMAZZANO!».

Con l'udienza del 18 ottobre è stata fornita la testimonianza forse più determinante a comprendere cosa sarebbe accaduto al povero Francesco Mastrogiovanni:

"La frase – che poi si è rivelata un funesto presagio - è riecheggiata tre volte nell’aula del Tribunale di Vallo della Lucania.

L’ha ricordata la sig.ra Licia Musto, al termine della deposizione come teste designata dai legali della famiglia Mastrogiovanni. Rispondendo alle domande dell’avvocatessa Caterina Mastrogiovanni, ha fornito notizie sulle ultime settimane di vita di Francesco Mastrogiovanni, conosciuto per la prima volta all’inizio del mese di luglio.
E’ chiara e precisa nel riferire sullo stato mentale di Mastrogiovanni. «Tutto il mese di luglio ha frequentato il villaggio. Veniva di mattina, tutte le mattine, qualche volta anche di sera, a cena. Faceva colazione, parlava, giocava con i bambini, anche con la bambina di mia sorella. Leggeva il giornale e libri ed è stato sempre calmo. Faceva amicizia con tutti. Era tranquillo, una persona squisita».

Continua a raccontare: «La mattina del 31 luglio 2009 sono arrivata sulla spiaggia verso le 9,00 e ho visto che stava succedendo qualcosa di strano: il sig. Mastrogiovanni si spostava nel mare e diceva: “Non mi prenderete, non mi prenderete!”. C’erano i carabinieri, i vigili urbani. Il villaggio era sotto assedio.""


Nemmeno con la camorra che ha messo le mani sul Cilento è stata MAI compiuta un'operazione simile. E chi amministra quelle zone SA BENE chi siano i VERI speculatori ed i veri delinquenti.

"A domanda del legale ha risposto la sig. Musto ha precisato che sulla spiaggia c’era una dottoressa, che il sig. Mastrogiovanni non è stato assolutamente visitato e che non ha proferito minacce né volgarità e lei ha assistito a tutta l’operazione. Dopo la doccia è salito spontaneamente sull’ambulanza, ma prima ha proferito quella frase che è rimasta inascoltata, che è stata udita certamente anche dai carabinieri, i quali però non l’hanno verbalizzata nel loro rapporto.

Per il P.M. dr. Renato Martuscelli la sua deposizione è ininfluente, perché il processo in corso riguarda i medici e gli infermieri e non l’esecuzione del TSO, annunciando che ha chiesto l’archiviazione della denunzia del Comitato Verità e Giustizia per Mastrogiovanni.
A questo punto si è avuto un acceso botta e risposta tra il pubblico ministero e l’avvocatessa Mastrogiovanni. L’avvocatessa Caterina Mastrogiovanni ha immediatamente replicato al pubblico ministero affermando: «La rilevanza della deposizione della sig.ra Musto sarà valutata dal Presidente. E contro la richiesta di archiviazione è stato presentato atto di opposizione»."


La "Legge" tiene "tecnicamente" separati i due ambiti, quello dell'esecuzione del TSO e quello del trattamento medico-sanitario. Ma se c'è qualcosa che invece li tiene insieme e ne svela la relazione è proprio la testimonianza della Musto: Francesco NON versava in uno stato tale da richiedere un TSO.

Ed è questa relazione che svela scenari inquietanti.

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