Re: prime riflessioni sul voto

Inviato da  ivan il 10/6/2009 2:11:42
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Perfettamente d' accordo. Io son per la privacy di tutti... sopratutto delle istituzioni, ... A me personalmente non interessa cosa fa nel privato un personaggio politico.


Certo, ognuno è libero nella sua privacy, ma non ho capito perchè il conto della sua privacy lo debba pagare Pantalone, this is the question.

Esistono gli isitituti di vigilanza privata, esistono le compagnie aeree private: coerenza vorrebbe che.

Comunque, contento Pantalone di contribuire copiosamente alle laute vicende private altrui.


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. Mi importa che faccia bene il suo lavoro. Ma capisco che per altri possa non essere così.


Il loro lavoro lo fanno bene, anzi, oserei dire che il loro lavoro lo fanno in maniera piu' che egregia.

Ma il loro lavoro consiste nel coltivare i loro interessi, che non necessariamente coincidono con gli interessi di tutti; anzi, i loro interessi non possono mai essere gli interessi di tutti per gli ovvi motivi; ma l'apparenza che danno è che comunque loro lavorano negli interessi di tutti; l'apparenza che danno è che piu' bravi di loro non c'è n'è.

Ossia, ogni loro azione viene presentata allo stesso modo di uno spot pubbliciatrio ed è ovvio che l'effetto che sortisce è quello dello spot pubblictario: fa presa

Ma da noi la pubblicità comparativa non trova terreno fertile: gli spot sono a senso unico, non sono comparativi, non mostrano i vantaggi rispetto all concorrenza.

Ma fin quando si tratta di un 'innocente spot commerciale, bè poco male, passi, ma quando è in gioco il nostro futuro le cose son ben diverse.

Citazione:


A questo non ci ho mai creduto... le persone hanno la capacità di informarsi da più fonti, di studiare da libri tecnici, e sopratutto di ragionare. E' vero che schemi di pensiero diversi possono portare a interpretazioni diverse. ma ci son cose che non si posson interpretare. Chi crede una determinata cosa che va contro definizioni tecniche o procedure be definite lo fa in malafede secondo me.



E' così per alcuni di noi, che per la loro posizione e la loro cultura possono approfondire e vedere per davvero se .

Ma il messaggio che nell'inconsio collettivo è arrivato ed ha fatto presa è terribile, è da restare sconvolti.

Negli anni trenta del secolo scorso Rocco e Mussolini scrissero una cosetta del tipo "l'azione penale è obbligatoria", principicio che è rimasto anche dopo di loro, visto al sua piu' che piena condivisbilità.

Questo principio discende dal principio "la legge è uguale per tutti".

Le consegeunze di questi due semplici principi è che non esistono "intoccabili": siamo tutti uguali davanti alla legge e gli uomini di legge possono indagare su ciascuno di noi senza dover chidere il permesso a nessuno.

E questo perchè i nostri comportamenti hanno sempre delle conseguenze sugli altri .

Bene, premesso questo, mesi fa ebbi una discussione con un amico: "ma come si è permesso quel magistrato ad indagare sul ministro XYZ ...: egli doveva prima chiedere il permesso!"

Dico io "guarda che c'è l'obbigatorietà di ..."

Mi si risponde " non c'è nessuna obbligatorietà, bisogna prima chiedere ai superiori se ..."

In pratica l'inchiesta di quel magistrato aveva toccato dei politici che in quel momento erano visti come degli idoli , che erano presentati dalle TV come dei santi, come degli eroi.

Nel momento in cui un magistrato aveva dimostrato che così non era, anzi che quei politici erano tutt'altro, ecco che l'inconscio collettivo, plasmato dalla propaganda, plasmato e deformato dagli spot politici a senso unico, ha reagito attarverso il ben noto meccansimo della mente che ragiona come gli fa comodo ragionare, anche a costo di negare la realtà.

Il meccansimo che è scattato non è del tipo "ma è vero che ..., verifichiamo, vediamo se è vero. che .. se è vero che il tipo paghi, se non è vero allora ... in ogni caso è giusto indagare e fugare ogni dubbio".

No il meccansmo che è scattato è di difesa a spada tratta di un feticcio che in quanto tale è intoccabile, indiscutibile, sacro perchè è lui la fonte di ogni cosa e non è dato a dei comuni mortali giudicare.

Era molto meglio e piu' seria la Prima Repubblica: dopo uno scandalo almeno un pò di politici alla sbarra a difendersi li si vedeva.


Citazione:


Ergo, i media ti condizionano se non hai voglia di informarti da fonti specialistiche, se sei in malafede, o se hai interesse a farti condizionare.




Scopo dei media è conidizionare, specialmente al giorno d'oggi. Ma il problema non è che i media condizionano, essi fanno il loro lavoro e lo fanno bene ed hanno dei risultati.
Ma gli interessi dei media non coincidono sempre con i nostri.
Ed ecco perchè ci vuole la pluralità dell'informazione, ecco perchè ci vuole l'indipendenza dei media: perchè ognuno deve poter esporre le proprie ragioni.
E l'indipendenza dei media , la loro autorevolezza la decide la loro qualità che a sua volta dipende da quant'è contento il cliente che di essi usufruisce: se il cliente è contento, è disposto a pagare anche lautamente il servizio e il media vive e prospera proprio perchè è professionale e non perchè è partigiano.
Ma se Panatalone paga i mass-media a pioggia, indipendentemente da cio' che essi scrivono, potrà mai prendere piede un'informazione professionale che serva poi davvero a qualcosa? Se il giornale lo trovo gratis buttato sul marciapide del metrò o nello scompartimento del treno o sui sedili dell'aereo, se lo stipendio del direttore e della redazione non lo pagano i clienti contenti del loro giornale , ma lo paga sempre e soltanto Pantalone suo malgrado attraverso la mediazione della politica ci potrà mai essere un'informazione di qualità ?

E l'indipendenza dei media, la qualità dell'informazione ottenibile dai media l'abbiamo vista anni fa con la storia della Parmalat: tanti giornali di economia in edicola, tanti inserti specialistici, tante riviste specializzate in finanza, borsa, azioni etc e chi diceva la verità su quel caso ? Beppe Grillo ! Un comico!

Citazione:


Beh diciamo che é già un bene che ormai non dicano più cose che sanno di non poter mantenere



Invece è un dramma, è una sitauzione terribile.

Perchè palesano solo le loro facce e non le loro intenzioni ?

A me della faccia interessa poco, a me interessa il mio futuro e il mio futuro dipende dalle loro azioni e loro debbono palesare che intenzioni hanno.

Uno dei motivi del successo iniziale del premier è che ha palesato le sue intenzioni in merito a certi argomenti cari al pubblico. Lascimo perdere poi com'è andata, ma il pubblico è sensibile alle cose concrete e tangibili.

Perchè il personaggio di Antonio Albanese link pur se fa ridere poi non è reale ?

Perchè raffigura un politico che va sul palco e promette cose concrete.

Invece nella realtà la maggior parte dei politici mostra le facce ma non palesa mai cosa vogliono poi fare per davvero di concreto e tangibile e misurabile.

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