Re: Quello che non vi dicono sui terremotati abruzzesi

Inviato da  florizel il 5/3/2011 12:06:13
Makk

Citazione:
per l'opposizione non c'è problema, direi... se la sono fatta fuori già, gli aquilani.


E lo credo bene… per quello che “serviva”… in effetti il “plebiscito” per b. è stato possibile per esclusione di voti a sinistra. O no? Sempre la solita solfa del peggio e del meno peggio, poi le cose dimostrano che ogni schieramento prepara il terreno all’altro.

Distribuire case a chi da mesi e mesi era costretto a vivere nelle tendopoli, e che magari aveva a carico bambini, anziani, o era pressato da difficoltà tali da impedire anche una sorta di solidarizzazione con le lotte comuni degli aquilani, è stata una mossa (pubblicitaria) fin troppo facile.
Quanti milioni di euro sono costate quelle “case”? E con quei milioni, non sarebbe stato più razionale e rispettoso del territorio, ripristinare quello che era crollato? Consolidando con criterio, naturalmente.

Quale “opposizione” c’è stata quando nelle tendopoli vigeva il coprifuoco forzato, ad esempio?

Per quanto riguarda la PC, non è perché lì son state le mezze cartucce a sminuire il sindaco che le cose stanno come stanno: i semplici quadri hanno solo fatto il lavoro sporco di cui i dirigenti NON erano esattamente ignari. Le accuse giudiziarie che sono seguite lo dimostrano.

“Quello che doveva essere il più grande cantiere d’Italia, come annunciato da Guido Bertolaso nel settembre 2009, ancora oggi, a 22 mesi dal terremoto del 6 aprile, “è un luogo desolato, senza illuminazioni. Tutto attorno spazzatura, macerie ed erbacce che conquistano le nostre strade e le nostre piazze".”

Chi rideva ride ancora.

Citazione:
Il loro orgoglio li frega, di brutto. Sempre stati autosufficenti, non tollerano di ammettere che sono nella merda, e guardano storto i "mezzi traditori" che gli ricordano quanto è ferita la loro realtà.


Io sostengo invece che sarebbe stato (ed è tuttora) il loro orgoglio a poterli salvare, se solo non fossero stati mediaticamente boicottati e lasciati soli. E lasciati soli anche materialmente. Leggi qui:

“Il popolo delle carriole torna per ripulire L'Aquila”

“Il percorso iniziato, quello di riabbracciare la città e di prendersene cura, di riaprire la zona rossa alla cittadinanza, di renderla percorribile e pulita, per poter godere della magnificenza dei nostri luoghi d'arte, proseguirà grazie al lavoro ed all'impegno civile di tanti cittadini che sono stanchi di vivere ancora, a 23 mesi esatti da quella tragica notte, condizioni di assoluta precarietà ed incertezza. Quella di riaprire la città è un'impellenza che non può più attendere”.

Mediaticamente, come viene trattata questa notizia? Mah.

Definire quell'orgoglio qualcosa che li frega è come auspicarsi che restino in una situazione di INUTILE dipendenza che dimostra di sprofondarli in un altro tipo di merda.

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