Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti

Inviato da  dr_julius il 3/5/2009 17:08:15
@ahmbar: condivido molto del tuo ultimo post. Davvero. L'atteggiamento positivo nella vita è importante, per sé stessi, ma è anche "contagioso" nel senso che influenza anche il comportamento altrui, facilita le relazioni umane e la comunicazione interpersonale. Anch'io lo sperimento tutti i giorni, come tutti.

E' nozione presente anche nella nostra cultura: tutte quelle cose "oggettivamente" inutili come dire grazie, buongiorno e buonasera che quotidinamente si fanno "per buona educazione" hanno in realtà significati profondi, che la sociologia e la psicologia applicata studiano da tempo. Il linguaggio del corpo, la "distanza sociale" nelle varie culture, il modo di salutarsi etc etc...
Non vorrei però andare OT...

Rifacendomi al titolo del thread, riprendo il discorso.
I limiti della scienza consistono nello studiare fenomeni oggettivabili, riproducibili per spiegarli con teorie verificabili.
La bellezza ad esempio esiste ma non è studiabile dalla scienza. Poichè non è misurabile, poiché quello che è bello oggi e qui, potrebbe non esserlo più in altri tempi o in altri luoghi o presso altre culture. Così la fede, così "il senso dell'ignoto", etc etc
Forse questo è l'unico dogma della scienza: di doversi rifare al metodo sperimentale, all'approccio galileiano.
Sugli errori della scienza si potrebbe aprire un intero sito.


Sono in disaccordo solo sul discorso che il pensiero possa influenzare concretamente la materia, nel senso di fenomeni del tipo "perche’ se la stessa pietra veniva lanciata contro un muro il risultato era sempre di 55,88 cm se lanciata da lui, mentre se la lanciava la moglie era sempre di 73,66…": la mia esperienza mi porta a diffidare da questo fenomeno: io da bambino giocavo "a muretto" e ti garantisco che i lanci, sia miei che degli altri bambini, erano sempre di misura differente. (anche alle Olimpiadi, seppure con oggetti differenti, pare che succeda così...). Così come anche le mie conoscenze non mi offrono una spiegazione per un tale bizzarro risultato.
Ecco dico che la scienza studia solo fenomeni riproducibili. Nessuno scienziato saprà spiegare i 55,88 cm del tizio, dato che non può condurre ripetuti esperimenti che dimostrino il percome e il perché del fenomeno, studiare se quel valore muta o no, se cambia cambiando la pietra, cambiando il muro etc etc. Anzi, dato che in tutte le altre persone questa "costanza di lancio" NON si verifica, verrebbe da dire che il fenomeno non è fisicamente probabile.

Da non scienziato potrei essere curioso di indagare perchè quel tizio se ne esca con storia tanto bizzarre su di sè e la sua gentile consorte... e siamo però nell'ambito della psicologia e psichiatria...

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