Re: Il pensiero scientifico- I suoi errori, i suoi dogmi, i suoi limiti

Inviato da  Clorofilla il 2/5/2009 21:00:31
Citazione:

ahmbar ha scritto:
Clorofilla, vedo che proprio non e' possibile capirsi.

Ci sono esperimenti su umani, topi e vermi che, in tutti e tre i casi, dimostrano che l'atteggiamento degli studiosi e' in grado di variare incredibilmente i risultati degli stessi, studi che stanno evidenziando la presenza di campi morfogenici in grado di rivoluzionare totalmente la nostra visione dell'universo, studi che stanno evidenziando quanto siamo influenzati ed influenzabili dai campi magnetici, ma tu qui sei e da qui non ti sposti :
...Come ho detto, le cellule hanno bisogno delle molecole in maniera concreta, che nella cellula entrino ed escano determinate sostanze per far funzionare i vari processi, che siano i cicli metabolici, le problematiche legate all'osmosi, la trasmissione nervosa ecc...

Io ti parlo di una visione di insieme che sta emergendo in tutti i campi della scienza, da parte di stimatissimi scienziati, e tu sei fossilizzata su di un solo aspetto, alla ricerca del perche' di una singola reazione.
Oltretutto basandoti sulle conoscenze attuali, che sto (stiamo) cercando di dimostrare come estremamente limitate e limitanti per comprendere un po' di piu' della vita e delle infinite reazioni che anche la mente stessa pare provocare nella materia.



Provo a darti un altro passaggio che dovrebbe farti riflettere sull'estrema limitatezza della pur precisa scienza che abbiamo conosciuto come "dimostrata"


...la matematica prevede che se hai una particella che si divide in due, o due particelle che interagiscono, quando esse si separano, non sono davvero separate. Ognuna trasporta determinati aspetti dell’altra.

Ed infatti, in uno dei tanti esperimenti in questa direzione...

Uno studio dell’Università di Milano in cui sono stati sviluppati neuroni, ovvero cellule del cervello umano, su una piastra per colture cellulari. Poi una parte di quel gruppo di cellule è stata fatta crescere su un’altra piastra. L’idea era che se quei neuroni, venendo dalla stessa sorgente, erano davvero connessi (anche se apparentemente si trovavano su piastre diverse), stimolando gli uni avresti dovuto osservare una reazione negli altri. Questo è ciò che i ricercatori hanno fatto.

...I neuroni sono stati fatti crescere su una piastra che aveva contatti elettrici sotto di sé, in modo che se i neuroni cominciavano a eccitarsi, si poteva misurarne l’attività. Essi sono stati stimolati tramite un laser.

...Quindi è stato stimolato il primo gruppo di neuroni e si è registrata una notevole reazione nel gruppo non stimolato.


...Le cose sono connesse in senso concreto, non solo astratto. È una comprensione basata sulla logica del teorema di Bell e su studi di laboratorio che dimostrano come l’entanglement esista davvero.
Fonte (grazie Al2012)


ma temo sara' una causa persa con te perche' e' evidentemente un concetto nuovo di ricerca che ti obbliga a lasciare i parametri sinora conosciuti, cosa che pare proprio tu non riesca a fare


Non tirate fuori sempre e solo il solito discorso dell'atteggiamento altrui verso certe teorie per favore. Ormai puzza di stereotipo ed è stantio. Si fa per ragionare.



E come potrei non farlo?
A mio parere l'unica cosa che sembra proprio "stereotipo" e "stantio" e' l'atteggiamento della scienza ufficiale, ancorata alla ricerca ma solo se si utilizza "quello che sappiamo, per esempio, della fisiologia"

Che, oserei dire, tu hai ben riassunto nei tuoi post


Ciao


Scusami Ahmbar ma non capisco come tu faccia a criticare sempre la scienza, a dire che tutto è stantio e poi ammettere che non conosci certe materie e quindi di conseguenza come fai a discernere se le fonti da cui attingi (spesso mi paiono non proprio scientifiche) siano veritiere del tutto o in parte, a confrontare le novità con l'ufficiale.
E poi guarda che non è detto che la voce che pone in dubbio sia sempre per il solito atteggiamento di chiusura che tu tiri fuori sempre.

Ho letto delle cose e da qui mi sono sorti dei dubbi.

Potrebbe essere ignoranza mia, ma non ho mai sentito dire nè a livello di matematica o di chimica che una molecola che si scinde nei suoi elementi abbiano caratteristiche l'una dell'altra. Per lo meno non capisco a cosa si riferisca il discorso.

Altra cosa strana è questa trasmissione nervosa che citi. Guarda, sarebbe davvero la manna per chi è paralizzato se davvero si potesse bypassare il danno neuronale attraverso queste strane stimolazioni che però non ho capito in cosa consistono se le piastre sono diverse e separate nell'esperimento.
Fa strano ti ripeto allora il fatto che i neuroni a monte di un danno neuronale non trasmettano vibrazioni o quel che siano, ai neuroni a valle per far muovere le gambe ecc... Eppure i neuroni di una persona sono tutti della stessa origine. Come si spiega il fatto allora che in un esperimento succeda di tutto e di più e venga appunto poi detto che tutto è vero, tutto succede, tutto è in connessione?
C'è qualcosa di diverso negli esperimenti da quello che avverebbe in natura normalmente?

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