Re: la controinformazione è una forma di autolesionismo?

Inviato da  Pispax il 18/5/2009 16:44:43
Citazione:

NapoStunt ha scritto:
pispax:
Sulla base di queste conseguenze (e quindi anche delle informazioni di partenza) tu decidi di comportarti in un modo oppure in un altro.

Sarebbe vero a mio avviso se avessi almeno la possibilità di scelta..
mi spiego:
mesi fa mi dissi "perchè aspettare che qualcuno mi imponga di diventare meno dannoso per il mondo con una legge! ho una inteligenza che mi permette di valutare cosa è giusto e cosa non lo è."
Allora iniziai a guardarmi intorno per cercare un'auto elettrica che soddisfasse oltre alle mie esigenze anche quelle del mondo che dovrebbe starci a cuore. Trovai in italia una azienda che produce auto in questo modo e felice e zelante mi affrettai a mandare una mail per sapere prezzi e funzionalità del veicolo (era un semplice doblò elettrico).
la risposta fu tanto gentile e veloce quanto disarmante. per farla breve costava tra i 95 ed i 105 mila euro (in base al passo credo).

Quello che volevo proporvi con questo esempio è la situazione in cui anche controinformati e "liberi" non possiamo incidere un bel niente sulla nostra quotidianeità e sul nostro futuro!

Non sono troppo d'accordo.
A mio avviso non è che se non puoi avere la Marini devi per forza vivere di pippe: puoi sempre trovare una ragazza meno appariscente con la quale vivere una vita bellissima.

Le scorciatoie sono comode, veloci e non ti portano mai a destinazione.
I paragoni che portavo io parlano di passi molto più piccoli di questo. Ma restiamo pure nel tuo esempio.

Oggi in Italia siamo troppo pochi disposti a spendere del denaro per acquistare un'auto elettrica. Siamo un mercato non appetibile. E proprio per questo i costi dell'auto elettrica sono alti, visto che è poco più di un prodotto di artigianato.
Questo facilita il gioco di chi ha interesse a mantenere il business del petrolio e che cerca di far si che questa condizione continui. Giusto?

La strada tocca percorrerla tutta. Anche sapendo che è faticoso.
Tu ti sei informato e vorresti un'auto elettrica. Magari informi qualche tuo amico, magari solo uno, e anche lui inizierà a volere un'auto elettrica.

La prossima volta che su TG2Motori parleranno del nuovo modello triturbo che passa da 0 a 100 in 2 secondi ci sono già due persone in più che invece di sbavare sullo schermo pensano come prima cosa all'impatto ambientale di tutto quello spreco di benzina. Nel frattempo potete sempre utilizzare alimentazioni alimentazioni più pulite, tipo il metano.
E sono già altre due auto a metano, la tua e quella del tuo amico.
Ti sembra poco?
A me no.

Non è che poi la smetti di parlare, anzi. Anche il tuo amico ora ha acquistato sensibilità all'argomento.

E tutto questo è successo solo perché un bel giorno, incuriosito, sei uscito dalla logica della comunicazione mainstream e sei entrato in quella dell'informazione meditata. Che ti ha convinto a prendere ulteriori informazioni e ti ha portato a sapere esattamente quanto danno può fare un'auto a benzina nel mondo in cui vivi.


Fino a quando restiamo tutti a sbavare sulle foto della Lamborghini pubblicate da Quattrotuote è difficile che questo succeda.


Quello dell'auto elettrica è solo un esempio, che però rende bene l'idea.
Insomma: facciamo quel poco che possiamo fare, senza pensare ai colpi magici che in un'ora rivoluzioneranno il mondo.

L'importante è non scoraggiarsi, e soprattutto non stancarsi di fare quello in cui crediamo.

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