Re: Fascismo Male Assoluto

Inviato da  ElwoodBlue il 4/10/2008 1:56:41
Citazione:

gudarian ha scritto:

Eventualmente si potrebbe discutere sul perchè, i campi furono scoperti per primi dai sovietici, SOLO al termine della guerra, mentre, durante, i nazisti tranquillamente si prendevano la briga di organizzare i treni dei deportati ed attraversare mezza europa

Questa è una bella domanda.
Credo che in germania se ne fregassero un po' tutti.
Dopo 8 anni di propaganda assoluta che indicava gli ebrei come causa di ogni male (e di mali i tedeschi nel primo dopoguerra ne avevano conosciuti parecchi) i cittadini tedeschi erano ben felici di vederseli levare dai piedi: quello che sarebbe accaduto loro non era un problema.
L'Endlösung der Judenfrage ha iniziato a configurarsi come massacro solo dopo il 1942. Gli ebrei che erano riusciti ad espatriare parlavano di repressioni molto forti, ma nessuno all'estero (e neppure in germania) immaginava quello che stava succedendo.
In effetti non si ha traccia di evasioni dai campi di sterminio: gli ebrei che riuscivano ad espatriare sapevano solo che avevano evitato un destino genericamente molto brutto, ma senza sapere esattamente quale.

Se gli Alleati avessero avuto piena nozione del concetto di "soluzione finale" non avrebbero trascurato questo strumento propagandistico enorme.
Paradossalmente il fatto che siano stati scoperti solo a guerra finita, ovvero quando non erano più utili a nessuno, rafforza proprio le tesi che i negazionisti, per l'appunto, negano.



Citazione:
senza che NESSUNO, dei cosidetti buoni, abbia avuto l'idea di bombardare le linee ferroviarie. (forse erano impeganati a bombardare le città tedesche ed italiane)

Giusto per scaldarci un po' direi che questa affermazione è abbastanza superficiale. Iniziamo col dire che i bombardamenti alleati sul territorio dell'Asse sono iniziati nel 1943, e il primo bombardamento massiccio in Germania mi sembra risalga addirittura al 1944.
I bombardamenti in territorio nemico sia dell'Asse che degli Alleati ogni volta che riguardavano obbiettivi civili si concentravano sull'industria e sulla logistica. I più pesantemente colpiti erano appunto gli snodi ferroviari.
Qui in Toscana Pisa, con il suo enorme snodo costiero, è stata MOLTO più bombardata di Livorno, che pure aveva il porto. La poco distante Lucca a confronto non ha subito niente più di un paio di petardi. Sia Bologna che Milano sono stati obiettivi primari nelle missioni di bombardamento proprio perché grandi centri di smistamento ferroviario. Genova poi aveva sia la ferrovia che il porto.
Il terribile bombardamento di Dresda, in Germania, fu così devastante proprio perché non avendo più una ferrovia importante i tedeschi non la consideravano un obiettivo possibile, quindi non la protessero con la contraerea.

Anche per me Dresda è stato un terribile crimine di guerra. E' stata bombardata a guerra quasi finita (febbraio 1945) una città praticamente indifesa, con scarsissima industria bellica e snodo secondario nel sistema della comunicazione viaria e ferroviaria; tutto questo al solo scopo di abbattere il morale dei tedeschi. I bombardamenti come potenza di fuoco complessivamente utilizzata sono paragonabili al bombardamento di Hiroshima.

Importante rimarcare però alcuni numeri riguardo la perfidia dei bombardamenti alleati (e in genere dell'atteggiamento dell'esercito invasore nei confronti dei civili) visto che spesso anche questa roba è stata presa come pretesto per una sorta di riqualificazione morale del nazifascismo.

Morti civili in WWII:
Cina: 10 ml.
Russia: 7.5 ml.
Polonia: 5.5 ml.
GERM.: 3.0 ml
Japan: 0.35 ml (praticamente Hiroshima e Nagasaki hanno sopportato l'intero costo)
Francia: 0.35 ml.
Italia: 0.09 ml.
UK: 0.06 ml.

Ognuno analizzi questi dati come vuole.



Citazione:
Non riesco ad accettare che si liquidi la cosa dicendo che il "Fascismo è il male assoluto" la cosa è troppo semplicistica.

Ne parliamo poi.




Citazione:
L'italia, si è consegnata, deliberatamente ed entusiasticamente a mussolini, perchè si è posto, inizialmente, come difensore della classe medio-piccola borghese, la maggioranza della popolazione, che aveva perso ogni riferimento politico, a sinistra minacciata dall'ideologia comunista, a destra troppo distante dalle esigenze dei grandi gruppi industriali del nord ed agrari al sud.
Parlerei, quasi di una rivoluzione fascita (in cui uno dei massimi esponenti fu Giuseppe Bottai), in cui la violenza squadrista era indirizzata per un cambiamento dello status quo italiano e contro i difensori di tale sistema.(in primis socialismo/comunismo e aggiungerei anche monarchia)
Mussolini, inizialmente ha cavalcato tale opportunità per poi svoltare verso una forma di dittatura, allineandosi alle richieste dei grossi gruppi capitalistici industriali ( e cattolici), a partire dal 1925.

No, no.
Senza offesa, questa è un'analisi da fascistello di periferia. Secondo me te sei meglio di così.
I Fasci Italiani di Combattimento sono nati all'inizio del 1919. Si sono presentati al voto in questa forma esclusivamente nel 1921, ottenendo lo 0.5% (2 seggi). Da lì in poi la "democrazia" italiana ha fatto sforzi davvero sovrumani per permettere il concatenamento di eventi che ha portato alla Marcia su Roma.
Il peggio del peggio come sempre appartiene alla Sinistra, che in quel periodo riuscì persino a scambiare la propria tradizionale miopia storica con una cecità fortemente masochista.

Intanto la politica tradizionale non riusciva a trovare una soluzione coerente.
Nelle elezioni del 1919 sia in quelle del 1921 il Partito Socialista era largamente il partito di maggioranza relativa, ma nessuno voleva che salisse alla Stanza dei Bottoni: inizia quindi il periodo delle coalizioni dell'assurdo.
Fra l'autunno del 1921 e quello del 1922 ci sono due scioperi al giorno, per un totale complessivo di oltre 7 ml di ore lavorative. L'industria è stremata, i lavoratori anche.
Nel 1921 il PSI inizia a pensare che serva una linea più morbida; si spacca immediatamente e dall'ala più integralista nasce il PCI.
Annusando l'odore del sangue i Fasci di Combattimento decidono di fare un po' di maquillage e di iniziare a giocare peso: 8 mesi dopo la nascita del PCI nasce il PNF.

Nel 1922 Bonomi rinsaldò la crisi dell'economia (fra le altre cose rifiutandosi di salvare un instituto bancario, e visto che altrove parliamo dell'atroce piano Paulson ci stava bene); Facta1 e Facta2 non fecero di meglio. Il 31 luglio 1922 viene proclamato da PCI, PSI e sindacati non cattolici il più fallimentare sciopero generale della storia, persino peggio dello sciopero FIAT del 1980. Come spesso accade nella sinistra lo sciopero era più un tentativo di ritrovare un'unità interna che una reazione reale a un sopruso.
I fascisti, pur non avendone titolo, intervengono con manganelli e moschetti per reprimerlo. In alcune zone dell'Emilia gli scontri armati durarono quasi una settimana.
3 mesi dopo inizia la Marcia su Roma, benedetta dal Vaticano, appoggiata dal capitalismo industriale e dagli agrari, assolutamente non osteggiata dal Re - che già aveva frenato Badoglio più volte nella sua richiesta di riportare ordine comprimendo i fascisti.
Mussolini diventa Presidente del Consiglio (e Badoglio viene spedito a fare l'ambasciatore in Brasile).

ATTENZIONE ORA: nel 1923 c'è una riforma elettorale.
(cerchiamo di ricordarcene, ogni volta che ai tiggì ci raccontano di queste noiosissime proposte legislative sui regolamenti elettorali. NON SONO COSE INNOCUE).
Con la Legge Acerbo si stabilisce il collegio unico nazionale: chi vince in questo collegio con più del 25% dei voti ottiene il 66% dei seggi.
La dittatura fascista inizia lì, il 18 novembre 1923.

Nel frattempo le milizie fasciste fanno del loro peggio, appoggiate dal governo e quindi non combattute dalle forze dell'ordine.
Mussolini il 22 gennaio 1924 inziò la propria campagna elettorale con queste parole, rivolte a chi chiedeva al governo, ovvero a lui, un clima pre-elettorale pacifico: "dichiaro fin da questo momento che non cadrò vittima di questo trucco della normalità".
E la finì con queste: "Chi toccherà la Milizia troverà il piombo".

Il 6 aprile 1924 il PNF ottiene oltre il 60% dei voti; i Socialisti, ormai divisi in tre partiti, ottengono complessivamente il 15%.

Dopo questa elezione le scelte elettorali fasciste si perfezionarono ulteriormente.
Nelle elezioni plebiscitarie del 1929 si ridusse la base elettorale e si passò dal voto segreto al voto palese: in quell'occasione il PNF ottenne il 98.3% dei voti.
Viene da meravigliarsi per l'eroismo di quelle 136.000 persone che decisero PUBBLICAMENTE di votare contro...




Citazione:
Una delle peculiarità del fascismo, che lo diversifica dai regimi dittatoriali di destra è la totale partecipazione della popolazione, che viene integrata, si sente conpartecipe e si identifica nel suo leader e nelle sue scelte.

In effetti fascismo e nazismo segnarono una svolta rispetto ai precedenti regimi dittatoriali: entrambi fecero un uso molto diffuso della propaganda
Mentre prima un qualunque regime dittatoriale si limitava alla repressione violenta del dissenso interno il nazifascismo introdusse questa incredibile novità: PRIMA cercava in ogni modo possibile di condizionare le tue idee; se ci riusciva bon, altrimenti solo DOPO partiva il massacro.
D'altra parte nessun dittatore prima di loro aveva avuto a che fare con la radio.



Citazione:
La politica sociale ed economica del ventennio, ha consentito all'italia di consolidare i primi rudimenti dell'industrializzazione, grazie al periodo di tranquillità sindacale, dopo gli scontri sociali dell'inizio anni venti, magari attuata tramite le corporazioni e il controllo dei lavoratori.

Si ritorna alla simpatica "pragmatica coerenza" dell'articolo di Massimo Fini?

In effetti nel 1925 il fascismo è riuscito a portare l'Italia al livello dell'Inghilterra. Però al livello dell'Inghilterra del 1870.
Non sei solo in questa curiosa idea. Ancora oggi molti esponenti di Confindustria sostengono che se si ottiene il pieno controllo dei lavoratori si dischiuderanno le porte di una nuova Età dell'Oro..

Mettiamola così: se te riesci a dimostrarmi che lo sviluppo economico e industriale di Francia e Inghilterra, che questo controllo lo avevano meno, è stato MINORE di quello italiano nel periodo fra prima e seconda guerra mondiale non potrò fare altro che darti ragione.
Ma onestamente credo sia difficile che tu ci riesca.

(sappi che lo stimolo non si ferma a una piccola disputa in un forum con ElwoodBlue: se riesci a farlo in modo convincente la Marcegaglia ti assumerà nel suo staff con uno stipendio faraonico. Quindi impegnati!)




Citazione:
Poi siamo daccordo nel dire che il tutto è sfociato nell'abbraccio alla germania, nella guerra e quindi nel disastro totale ma liquidare tutti i ventanni pensando che abbiano generato solo male, penso sia profondamente sbagliato ed ingiusto.

Queste affermazioni sono troppo per me.
Non ce la posso fare.
Quindi ti farò rispondere da uno dei più grandi studiosi del nostro tempo, ovvero Roberto Benigni.
Dice le stesse cose che ti direi io, ma lui lo fa meglio.

"....Ora io devo dire che 'sto Ferrara le spara un po' grosse.
Io l'ho visto a una trasmissione insieme a Emilio Fede qualche mese fa. Era uno spettacolo, il pieno e il vuoto insieme. A un certo punto disse:
- TUTTI GLI ITALIANI DOVREBBERO CHIEDERE SCUSA A BETTINO CRAXI.
Porca miseria, io gli volevo dare la mano per il coraggio.
Non fanno passare venti minuti e già c'è il recupero di Bettino Craxi.
A me interesserebbe molto di più il recupero del Bottino Craxi, che è molto più consistente.

Però hanno cominciato a dire:
- E' STATO UN GRANDE STATISTA! - bello, bello bello!
Un grande statista!
Chissà tra 50 anni che scriveranno nell'epitaffio di Craxi, per me basterebbero due parole: "Nacque, Nocque", fine della situazione.

Ma mica solo Craxi eh? Ora c'è il recupero in generale della figura dell'Uomo! Mussolini!!! Benito Mussolini!!! L'ho visto io! C'è Fini, l'ha dichiarato proprio:
- MUSSOLINI E' STATO IL PIU' GRANDE STATISTA DEL '900.

L'ha detto proprio così e quel bischero di Berlusconi, quand'era presidente che andò da Clinton e Clinton gli fece la domanda apposta perché si era alleato con Fini. - COSA NE PENSA DI MUSSOLINI? - e Berlusconi disse:
- HA FATTO DELLE COSE BUONE.

Ha fatto delle cose buone, anche Mussolini!?!
Ma allora che deve fare uno perché se ne possa parlare male? Deve stuprare le capre in via Frattina?
Certamente anche Hitler e Stalin, un ponte, una strada, anche il mostro di Firenze l'avrà detto buongiorno a qualcuno qualche volta.
Dice "han fatto delle cose buone, no?"

Ma sarebbe come se chiamassi un elettricista a casa mia:
- Scusi, mi rifà l'impianto?
- Prego
Quello mi rifà l'impianto, nel frattempo mi tromba la moglie, mi sventra la cognata, mi stupra la figlia, mi violenta il nonno..
Ahò! Dico, ma questo è matto!!!

NO, PERO' HA FATTO DELLE COSE BUONE, GUARDA CHE BELL'IMPIANTO...


(da Tuttobenigni '96)

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