Re: Fascismo Male Assoluto

Inviato da  Ribelle il 26/9/2008 0:03:35
Stavo rileggendo questo parte del post di ElwoodBlue:
Citazione:
Una semiologa italiana, Valentina Pisanty, ha raccolto e analizzato la metodologia stilistica e di indagine storica dei Negazionisti.

1) In primo luogo essi operano una drastica selezione sul materiale documentario di partenza. Essi procedono con un metodo “negativo”, tentano cioè di smontare le testimonianze ed i documentari che attestano l'esistenza dello sterminio, ma non portano una testimonianza o documentazione a garanzia della loro tesi. Come dire che non possono dimostrare in modo “positivo” e quindi costruttivo, la loro teoria, dunque cercano di avvalorarla mettendo in crisi la teoria opposta.(*)

2) Procedono poi con una ulteriore selezione, eliminando tutto quel materiale che non torna utile alla loro teoria. Essi, in pratica, si rendono ciechi e sordi davanti alle testimonianza dei Sonderkommandos o dei Sanitater, fanno finta di ignorare le dichiarazioni trascritte dei discorsi in cui Hitler e gli altri grandi capi della gerarchia nazista dichiaravano a chiare lettere, senza possibilità di incomprensioni, la pulizia etnica in corso, come il famigerato congresso di Posen del 1943 o la Conferenza di Wannsee, di cui negano l'autenticità.(*)

3) I negazionisti sceglierebbero, fra le varie testimonianze ufficiali, quelle dei bersagli simbolici, come Anna Frank, esprimendo dubbi sull'autenticità degli scritti o sulla comprensione del testo; oppure, come nel caso di Rudolf Höß, insinuando che la testimonianza è inventata o forzata o che sia un falso. Tutto questo per arrivare a sostenere che tutte siano state fraintese, più o meno volutamente, nel loro vero significato. Ne risulta, come è ovvio, che se le testimonianze non sono state capite davvero allora neanche la storia della tragedia dei lager è stata capita davvero.(*)

4) All'occorrenza fabbricano prove false, come un fantomatico rapporto della Croce Rossa Internazionale che attestava che le vittime della ferocia nazista non fossero più di 30.000, cosa che la Croce Rossa ha smentito subito con forza.(*)

5) "Quello che i revisionisti propongono sarebbe dunque una decostruzione, una dissezione degli studi storiografici, quali il Poliakov, l'Hilberg ecc., e delle testimonianze dirette, per trovarvi, talvolta in modo veramente forzato, delle contraddizioni e per porre l'accento su eventuali errori o imprecisioni (reali o inesistenti). Essi, in fin dei conti, si “discostano dall'oggetto della discussione per attaccarsi a ciò che l'avversario ha detto” ." (*)

...

(*) la fonte di tutto questo, ivi compresa la citazione, è http://it.wikipedia.org/wiki/Revisionismo_dell%27Olocausto

e mi è sorta una curiosità: perché sono state riportate queste citazioni? Qual è la funzione che dovrebbero avere? Sia ben chiaro che si tratta di due domande che non vogliono essere né oziose né provocatorie, ma davvero mi sfugge quale sia l’obbiettivo che vorrebbe raggiungere il proporle qui. Se qualcuno pensa di potermi aiutare a sciogliere il quesito...

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