Re: Fascismo Male Assoluto

Inviato da  ElwoodBlue il 18/9/2008 5:52:03
Eccone un altro che spara bischerate.
Con tutto un codazzo che gli dà ragione.
Tocca faticare anche stasera...

Citazione:
Il "male assoluto" non esiste. Se non nella testa di chi lo concepisce. Per Hitler il "male assoluto" erano gli ebrei. Vogliamo metterci, concettualmente, al suo livello? In realtà la categoria del "male assoluto" è una creazione recente, di derivazione americana, che ha la funzione strumentale di farci sentire - poichè ci contrapponiamo al Male - dalla parte del Bene e incapaci di fare il Male. Una divisione così manichea è puerile e, oltretutto, non aiuta a capire perché si crearono certi fenomeni storici.

Infatti una divisione così puerile la fa solo Massimo Fini, argutamente convinto che la categoria di "male assoluto" l'abbia inventata Bush.
Il concetto di Male, che per definizione quando ha la M maiuscola è sempre assoluto, mi pare sia un po' più vecchio di Cristoforo Colombo.
Anche se credo che l'idea del Male personificato e direttamente attivo (ops.. stavo per scrivere "attivissimo". Che gaffe sarebbe stata!) nel fuorviare gli uomini dalla via del Bene sia esclusivamente cristiana.


Citazione:
Il fascismo fu una dittatura.

STOP.
Tanto basta.
Eliminiamo la politica da tutto questo: il vero Male Assoluto è la dittatura, di qualunque colore essa si rivesta.
Se il fascismo fosse stata una bocciofila non sarebbe importante.
Però in Italia il FASCISMO è stato una DITTATURA.
E quindi il FASCISMO è il MALE ASSOLUTO.

Vogliamo argomentare delle cose belle che ha fatto, anche se aveva quel "piccolo vizietto" di essere una DITTATURA del cazzo? bene, argomentiamone.
Ma non dimentichiamoci MAI che è stata una dittatura.
E anche la pietanza più buona, quando viene servita su un piatto mescolata alla merda, fa schifo.


Citazione:
Ma ebbe perlomeno un'idea di Stato e di Nazione che cercò di realizzare con una certa pragmatica coerenza.

Trovo fantastico lodare un governo perché ha un'idea di Stato e Nazione. Esiste una qualsiasi forma di governo che non l'abbia? E se si, che cazzo ci fanno lì in Parlamento a governare una cosa che non sanno nemeno che c'è? Esiste un qualsiasi elettricista che non ha idea di cosa sia la corrente?

Sulla "pragmatica coerenza" stendiamo un velo pietoso.
In Italia dire "pragmatica coerenza" rispetto al fascismo significa dire olio di ricino, pestaggi, manganellate, confino, omicidi, legi razziali.
Però "pragmatica coerenza" è un vestitino molto grazioso, anche se il corpo che riveste è putrefatto.
Potrebbe persino far pensare che tutti quelli che venivano bastonati dalla "pragmatica coerenza" in realtà sentissero pochissimo male.


Citazione:
Ebbe una politica nient'affatto stupida in campo economico, amministrativo e sociale. L'Iri quando fu creato, nel 1933, fu un'intelligente risposta alla gravissima crisi economica che aveva scosso l'America e l'Europa dopo la crisi del '29. Nel dopoguerra democratico divenne quel baraccone spartitorio che ha sperperato centinaia di migliaia di miliardi. La burocrazia. Mussolini ebbe l'intelligenza di tenere in debito conto la burocrazia perchè si rendeva conto che nessuno Stato può reggere senza una burocrazia efficiente. E un tecnico come Beneduce ebbe carta bianca.

Altra ENORME mistificazione propagandistica del fascismo fatta da chi il fascismo non l'ha mai conosciuto.
"Prima eravamo tutti contadini ignoranti - dicono tutti questi neofascistotti di periferia - poi è arrivato il fascismo e ci ha portato la modernità. Meno male che c'era Mussolini".

Col piffero.
E' molto più corretto dire "e poi è arrivato il XX SECOLO e ha portato la modernità".
Per una pura coincidenza storica nella fase più evidente del progresso - cioè il trasferimento dai laboratori al mondo civile - in Italia al governo c'era Mussolini.
Ha fatto qualcosa di particolarmente rilevante, Mussolini, per favorire questo processo?
Al momento dell'entrata in guerra l'Italia fra le potenze occidentali che avevano vinto la prima guerra mondiale era quella più arretrata.
Sia nello sfruttamento intensivo dell'agricoltura, nello sfruttamento delle delle risorse minerarie e delle materie prime, sia nella metalmeccanica pesante, sia dal punto di vista della diffusione ed efficienza industriale, sia come sviluppo economico in genere, sia come riforme sociali, sia come rete viaria e ferroviaria.
Paradossalmente nonostante la bellicosità del regime era anche la più arretrata dal punto di vista militare.
L'Italia di allora si reggeva sui proclami e sui beaux gestes, ma sostanza poca.
Più o meno come l'Italia di questi giorni, purtroppo.


Citazione:
Il fascismo sfruttò con una certa duttilità le possibilità dirigentistiche insite in un sistema dittatoriale.

Qualche sconsiderato vuole obiettare che in Francia e in Inghilterra c'erano delle democrazie, e quindi è naturale che la loro economia sia stata più motivata? Che l'apporto delle loro colonie è stato determinante nel loro sviluppo economico?
Allora prendiamo la Germania.
La Germania la prima guerra mondiale l'ha persa.
E' stata mutilata pesantemente nei suoi territori, è stata privata completamente delle sue colonie, ha dovuto pagare come prima rata dei danni di guerra una cifra talmente ingente da scatenare una paurosa recessione in tutto il paese, recessione durata più o meno quanto la Repubblica di Weimar.
Eppure da sola ha tenuto in scacco l'Europa grazie allo sviluppo industriale e scientifico creato con pugno di ferro da Hitler in meno di 10 anni.
Pur avendo a disposizione "le possibilità dirigentistiche insite in un sistema dittatoriale" il fascismo le ha utilizzate più per i salti nei cerchi di fuoco che per un reale sviluppo del paese.


Citazione:
Gli anni Trenta in Italia furono poi un periodo di straordinaria vivacità culturale non solo nei settori tradizionali della letteratura e della pittura ma anche in quelli più moderni dell'architettura e dell'edilizia sociale fino a discipline attualissime come il design industriale

Sbagliato.
Gli anni Trenta sono stati un periodo di straordinaria vivacità intellettuale NEL MONDO.
Solo che nel resto del mondo gli anni Trenta sono iniziati negli anni Venti.


Citazione:
In una prospettiva storica delle distinzioni vanno fatte e non si può condannare in blocco il fascismo come "male assoluto" solo perché fu una dittatura.

ECCOME SE SI PUO'.
Ditinzione per distinzione, a volte mi chiedo quanto sarebbe stata più avanti l'Italia nel 1940 se non ci fosse stato il fascismo a frenarla.
Quegli erano gli anni dei nazionalismi, quindi la molla dell'orgoglio nazionale non sarebbe mancata. Lo sviluppo tecnologico e il fermento culturale sono stati un'ondata di tale potenza che sono persino riusciti a prescindere i tipi di governo nazionale (non solo nei paesi che costeggiavano questo fiume delle novità: ne ha beneficiato persino un paese ultraconservatore come il Giappone).
Chissà.
L'unico merito reale che riconosco al fascismo rispetto ai governi passati e futuri è stata la sua fermezza nei confronti della mafia.
Mi sembra un po' pochino.


Citazione:
Infine trovo grottesco celebrare l'8 settembre, il giorno del "tutti a casa", il giorno della vergogna italiana quando dopo aver confermato lealtà all'alleato (Badoglio: «La guerra continua a fianco dell'alleato tedesco») lo pugnalammo alle spalle mentre era impegnato in una lotta per la vita e per la morte. Con quell'alleato non bisognava allearsi. Ma non c'è niente di nobile, nè da celebrare, nell'aver cambiato campo, passando con i vincitori nel momento in cui si profilava la sconfitta.

Che belle parole. La pugnalata alle spalle dell'alleato che lotta per la vita e la morte.
Ah, che sdegno! Che commozione!
Bene fecero i nazisti, in un ritaglio di tempo nella loro battaglia per la vita e la morte, a massacrare quasi 7000 italiani a Cefalonia, di cui 5500 dopo che si erano arresi! E a deportare in Germania altri 600.000 soldati italiani catturati praticamente per caso, alla sera, mentre stanchi dei combattimenti con gli alleati se ne andavano al bar a prendere uno spritz!
Mah.
A pensarci bene forse così tanto impegnati non erano.

In realtà l'8 settembre è iniziato il 23 luglio, quando Dino Grandi depose Mussolini con l'appoggio del Gran Consiglio. L'armistizio con gli alleati inizia da là, dalla fine di quell'uomo che s'inventò il progetto scellerato di entrare in guerra aggredendo i francesi (in pieno stile fascista, proprio nel momento in cui erano praticamente già stati sconfitti dai tedeschi. Ma c'erano così tanti petti rigonfi e bisognosi di medaglie che sarebbe stato un vero peccato non farlo. E ad aspettare che le forze armate italiane fossero pronte c'era il rischio che la guerra finisse prima..)
Citando i ricordi di Grandi alla vigilia della votazione finale:
"Dissi a Mussolini tutto […] gli anticipai quello che avrei detto e fatto in G.C., lo scongiurai di deporre spontaneamente nelle mani del Re tutti i poteri civili e militari come unica alternativa possibile per una soluzione della guerra e per il ripristino integrale della Costituzione."
Una cosa brillava per evidenza: che il sogno malsano di mussolini di trasformare l'Italia in una grande potenza militare era tramontato.
Era evidente al punto che Hitler per costringere gli italiani a restargli al fianco fece rapire Mussolini sul Gran Sasso e se lo portò a Berlino per creare un governo fantoccio.
.
L'8 settembre è la fine ufficiale di quel sogno orribile.
Io trovo che celebrarlo sia giusto.

Onore al merito, trovo che le parole di Gianfranco Fini siano state importanti e coraggiose.
Se poi con quelle poche e belle frasi riesce anche a sbarazzarsi di tutti questi scioccherelli "leoncini" di periferia, che senza mai aver visto un proiettile o un fiammifero sognano di moschetti e di cerchi di fuoco, allora ha fatto bingo per davvero.

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