Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  Notturno il 5/9/2008 16:42:16
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florizel ha scritto:

Qui il processo NON VA FATTO a ciò che ognuno di noi ritiene sia la morte, o a come disporre della propria esistenza e del proprio corpo nella sua integrità. VA FATTO a chi traccia criteri che DEVONO essere buoni per tutti.


Ma tu cos'hai fatto? Hai detto che il criterio che hanno usato era sbagliato (e fin qui può andare), ma poi hai continuato ed hai aggiunto che quel criterio era sbagliato perché esisteva il TUO PERSONALE CRITERIO DI MORTE.

Ma che razza di modo di pensare è, questo???

Tu hai DUE possibilità: o contesti il criterio utilizzato e ne proponi un altro (e in questo caso si raffrontano i DUE diversi criteri per valutarli); oppure contesti astrattamente che possa esserci un criterio.

Scegli una strada e seguila, non zompare un po' di qui e un po' di li'. Altrimenti prendo più punti quando t'impallino.

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Non hai capito un cazzo. Rileggi. Quello che ho scritto è che la sola cessata attività cerebrale, per me, non equivale al decesso; SE il cuore batte ancora, l’organismo è tenuto in vita da questa attività, anche se non si è coscienti degli impulsi prodotti.


1)“non hai capito un cazzo” tu lo vai a dire a quelli che lo studiano.
2)Su cosa basi la tua OPINIONE???? Hai parlato con Dio? O c'è qualcosa di più logico a supporto di questa tua tesi? Quando esponi un'opinione o una tesi, dalle un supporto, accidenti!

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Piuttosto, se TU ritieni che il decesso si possa “ragionevolmente” definire nella cessata attività cerebrale, Non dovresti poi asserire che SE il cuore batte ancora il decesso NON è avvenuto.


Infatti non lo dico.

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un uomo privo di quella funzione perde la sua caratteristica fondamentale che gli consente di essere inquadrato in una categoria: quella di "essere umano".


Qui si sta dicendo che da quella situazione NON è CERTO che sia impossibile uscirne.
E personalmente credo, fermamente, che ci sia un livello di vita profonda ANCHE durante il coma. CHIARO? PER ME. E non esiste che arrivi un decreto da parte di qualsiasi establishement a definire al nostro posto cosa sia la morte, e spesso anche la VITA.


Ma DOVE si sta dicendo questo!!!! CHI lo sta dicendo!!! Sulla base di CHE COSA lo si sta dicendo!!!

Non porti uno straccio di ragionamento, solo opinioni senza fondamento sparate tipo:”Io CREDO FERMAMENTE CHE....” oppure “IO SONO CONVINTA....” beh, dicci, almeno su quale base “logica” tu lo affermi.... quale percorso hai seguito per arrivarci, quale elemento di “prova” (se pure ce ne sono) tu hai e metti a nostra disposizione....

Se continui a sparare idee fermissimamente basate sul nulla, non potranno che aver valenza pari a nulla.

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abbiamo chiarito che PER TE la morte cerebrale non è morte dell'individuo.

Cazzo, ce ne hai messo per arrivarci.
Eppure la tua attività cerebrale sembra a posto.

C'ero arrivato in fretta. Non avevo niente di particolarmente difficile da comprendere.

Il problema è che quella frase continuava dicendo:”Beh, ora che lo hai detto, ti dispiace spiegare COME ci sei arrivata? E perché la TUA idea è più “dignitosa” di quella di altri?

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Sul fatto che alcuni decidano a nome di tutti ribadisco: è SEMPRE cosi'. Che proponi? Abolire codici e parlamento?

Molto spiritoso, Notturno. Prova a chiedere alla comunità scientifica SE senza codici e parlamento potrebbe imporre le sue “definizioni” a tutti, e a prescindere da tutto.

Evidentemente non mi sono spiegato.

Io intendevo dire che qualunque tipo di legge utilizza lo stesso identico meccanismo utilizzato in questa circostanza, ovvero:
1)fa una premessa più o meno condivisa;
2)emette una regola che DEVE essere seguita da tutti, anche da coloro che non condividono né la premessa, né la regola stessa.

Per cui, la conclusione del mio ragionamento era: se in questo caso è sbagliato normare il concetto di “morte”, allora (visto che le norme usano SEMPRE lo stesso meccanismo) è SEMPRE sbagliato normare qualcosa. Sempre! Indipendentemente dal contenuto della legge: sia esso utilizzato per definire e normare il concetto di “proprietà” (compravendita, furto, usucapione, ecc...) che per definire il concetto di “morte” (morte cerebrale, decesso per arresto cardiaco,ecc...).

Quindi sarebbe sbagliato SEMPRE emettere leggi e concludevo domandandoti: quindi aboliamo codici e parlamento?

Più chiaro, adesso?

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Le "categorie mentali" che noi tutti utilizziamo per definire la realtà che ci circonda spesso si basano su elementi difficili da definire.

Gia' per "uomo" ci sono un bel po' di dubbi

Già. Per alcuni, condizione sine qua non è che abbia palle e contropalle. Per altri, solo palle. Per altri ancora, infine, entrambe le condizioni sono un optional.
Quindi, su questo concordo con te.



Hai una propensione tutta tua a soffermarti sui particolari anatomici maschili (prima “cazzo”, adesso “palle” e “contropalle”) e ad infilarli costantemente nei tuoi interventi.

Più ti leggo e più mi confermo nella convinzione che tanto più un discorso è “debole” dal punto di vista logico, tanto più si urla o si dice “cazzo”, “palle”, ecc.

Tu ci hai messo tutto e ci hai aggiunto persino le “contropalle”.

Hai diritto a un bonus...


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