Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  florizel il 4/9/2008 15:40:35
BlSabbatH
Citazione:
Chi ha parlato di cessazione di OGNI attività corporea come definizione di morte?

E' stato fatto esattamente peggio che non questo: concepire come morte la sola cessata attività cerebrale.

Citazione:
Certo che no.
Ma non posso farlo perché TU hai arbitrariamente fissato la definizione di "morte".


No. Il problema è che la definizione di morte l'ha fissata il rapporto di Harvard. Per LEGGE e col sostegno di TUTTA la comunità scientifica che non ha subìto imbavagliamento perchè d'accordo con quella teoria.

Citazione:
fammi capire in che cosa tu sei diverso da loro (a parte il fatto che quelli erano medici e tu non so se lo sia).

Hai centrato il punto anche stavolta e non lo sai. E' proprio questo che il rapporto di Harvad intende scongiurare: che CHIUNQUE possa avere un'opinione diversa da quella circa la definizione di morte.
Non sono medico, ma se questa è LA garanzia per stabilire QUANDO un individuo è deceduto, non esserlo è un vanto.

Prova ad analizzare i casi in cui i "medici" hanno fallito, addirittura provocando il decesso del paziente: com'è che questo non fa testo?
Se li si assolve perchè "medici" ed i medici possono sbagliare, perchè dare per buona la loro definizione di morte?

Citazione:
per quanto tempo deve smettere di battere il cuore prima che si consideri definitivamente spento? Un'ora? Due? Tre? Un giorno? Due? Venti?

Ti ripeto, non sono medico.
Però credo che il processo degenerativo che segue la morte si avvia ANCHE con la cessata attività cardiaca, oltre a quella cerebrale.

Se poi il tuo amico ti ha dato garanzie che i fatti da te esposti siano veri (e non leggende metropolitane) TU stesso dovresti cominciare col porti qualche sano dubbio su quante sfumature prevedano la parola VITA e la parola MORTE.

Citazione:
Tu, invece, che proponi?

Smettiamola con i trapianti?


Innanzitutto, a me i facili schieramenti stabiliti e preconfezionati da settori funzionali gli uni agli altri, e alla faccia dei diretti interessati, mi fanno schifo.

Detto questo, se la questione trapianti ha una sua condivisibile utilità, mi pare giusto che a scegliere siano gli individui sulla base della loro diretta coscienza, non perchè l'abbia stabilito qualcun'altro al loro posto.

Non so se è abbastanza chiaro.

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