Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  Notturno il 4/9/2008 14:53:02
Citazione:

florizel ha scritto:
Notturno
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siccome la morte cerebrale non determina la disintegrazione del corpo, allora non è morte.

Io ti invito, molto semplicemente, a considerare SE si può parlare di MORTE (come cessazione di OGNI attività corporea) se il cuore batte ancora.


Certo che no.

Ma non posso farlo perché TU hai arbitrariamente fissato la definizione di "morte".

Ed è esattamente quel che tu rimproveri agli autori del Rapporto Harvard.

Quindi, per cortesia, fammi capire in che cosa tu sei diverso da loro (a parte il fatto che quelli erano medici e tu non so se lo sia).

Citazione:


Che dopo il decesso unghie e capelli continuino a crescere risulta, ma che il cuore continui a battere, se permetti, NO.


Il che ribadisce il tuo concetto: sei "vivo" finché il tuo cuore batte. Ma nulla aggiunge a quanto detto sopra.

In compenso fa sorgere un'altra domanda: per quanto tempo deve smettere di battere il cuore prima che si consideri definitivamente spento? Un'ora? Due? Tre? Un giorno? Due? Venti?

Lo chiedo perché un mio amico (non è una leggenda metropolitana... lo conoscevo personalmente e mi ha portato sui "posti") era custode del cimitero di un paesino ed ha assistito a riesumazioni di cadaveri che mostravano palesi segni di essere "resuscitati" quando erano già sottoterra.... per cui... fammi capire tu quanto tempo "a cuore fermo", secondo te, dovrebbe dare garanzie di "morte".
Citazione:

Citazione:
Propugno una legislazione che consenta a chiunque di disporre della fase terminale della propria vita, stabilendo criteri, tempi e modalità.

Perfetto, ma non ti rendi conto che il rapporto di Harvard impedisce esattamente questo?


E' vero.

Ma almeno ha un "senso". A me appare ragionevole. E' tenuto sotto controllo.

Tu, invece, che proponi?

Smettiamola con i trapianti?

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