Re: Al Vaticano non basta la morte cerebrale

Inviato da  florizel il 3/9/2008 15:25:37
Citazione:
Qualcuno potrebbe argomentare la propria critica a quanto detto dall'osservatore romano?

Uè, _gaia_...io di critiche non ne ho ancora fatte, ma se vuoi ci provo...

Intanto, pare che quella dell'Osservatore Romano sia una posizione indipendente rispetto agli organi "ufficiali" vaticani:

'Non dico nulla sul contenuto dell'articolo - spiega il direttore della Sala Stampa vaticana -. Si tratta di un articolo dell'Osservatore Romano, firmato da una persona e che porta l'autorevolezza della testata e di quella persona. Ma non si tratta di un atto magisteriale ne' di un documento di un organismo pontificio".

Vedere anche qui:

Sull'editoriale pubblicato dall'Osservatore Romano, firmato da Lucetta Scaraffia, la posizione della Santa Sede rimane la stessa emersa nella giornata di ieri: "E' un'opinione personale della signora Scaraffa. Anche se è utile che un certo dibattito prosegua su questi temi, la scienza va avanti, ci sono dei progressi, si discute".

Non è facile venire a capo del vero termine della questione.

Domanda: trattasi, quella dell'Osservatore Romano, di una posizione "finalmente" coerente con quanto ci si aspetterebbe dai precetti "cattolici"?

Ovviamente, io sono sulle posizioni di chi è convinto che il vaticano, più che alla vita umana, sia interessato al concetto di "anima", contro la visione scientifica del "corpo" come unica espressione di vita: questa è da sempre una tematica che ha prodotto un dualismo antitetico da contrapporre alla concezione dell'essere umano come espressione di dimensioni integrate tra loro, piuttosto che contrapposte.

Dando quindi per scontata l'altrettanto superficiale considerazione che la comunità "scientifica" ha della vita umana, al punto da ritenere cessata ogni attività vitale (ed interiore) sulla base dell'encefalogramma piatto, spostando la SEDE della vita dal cuore al cervello, non si spiega come finora il vaticano abbia potuto accettare la definizione di morte cerebrale fornita dal rapporto di Harvard, che appunto individua nella sola attività cerebrale la morte definitiva (parziale risposta alla prima domanda).
Già questo dovrebbe far riflettere su un'eventuale "marcia indietro" (ma anche "marcia" nel senso di marciume...) inaspettata. Che in verità non è ancora avvenuta.
Infatti, l'Osservatore Romano, con qualche ambiguità, lo chiarisce:

"Anche la Chiesa cattolica, consentendo il trapianto degli organi, accetta implicitamente questa definizione di morte, ma con molte riserve: per esempio, nello Stato della Città del Vaticano non è utilizzata la certificazione di morte cerebrale".

Quello che personalmente ne deduco è che si tratti o di una diatriba INTERNA a diversi apparati del vaticano, su questioni "scottanti" come il trapianto d'organi, appunto.
Il motivo è tutto ancora da capire, e di non facile comprensione.

Scusa l'eventuale parzialità, l'argomento è intricato.

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