Re: Affaire Telecom-Tavaroli

Inviato da  tibberio il 24/7/2008 18:35:26
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=28251&sez=HOME_INITALIA

Dossier illegali, solidarietà della Camera a Fassino Ghioni: «Tronchetti sapeva dell'attacco alla Kroll»
Pubblicità di telefonini sugli schermi della sede Telecom a Piazza Affari

ROMA (24 luglio) - «Mi risulta che il dottor Tronchetti fosse a conoscenza sia dell'attacco sia delle modalità» dell'attacco alla Kroll. Queste le dichiarazioni di Fabio Ghioni, ex capo della sicurezza informatica di Telecom, nell'interrogatorio del 15 novembre 2007 reso nell'ambito dell'inchiesta sui dossier illegali. Al pm Nicola Piacente che gli chiedeva se Tronchetti Provera fosse a conoscenza dell'attacco alla maggiore agenzia investigativa al mondo, rispose di sì e disse: «Questo mi fu detto da Tavaroli nell'agosto-settembre 2004». L'ex capo del Tiger Team di Telecom aggiunse che Tavaroli gli spiegò che «la presidenza riceveva notizie di intelligence destinate a essere sfruttate nell'ambito di strategie aziendali e delle trattative con Opportunity e Brasil Telecom» e che «aveva l'assoluta necessità di sapere se tali notizie fossero veritiere, nonché nel dettaglio la provenienza e le modalità di acquisizione. Io spiegai a Tavaroli come stavamo sottraendo dati alla Kroll. Tavaroli ne parlò al dottor Tronchetti, secondo quanto lo stesso Tavaroli mi riferì, e dopo il suo incontro con Tronchetti, lo stesso Tavaroli ebbe cura di ripetermi la spiegazione che aveva fornito al presidente sulle modalità di acquisizione dei dati Kroll». Ghioni in quell'interrogatorio precisò di non sapere se Telecom «fosse a sua volta vittima di attacchi informatici da parte della Kroll, come noi ritenevamo. Mi risulta che l'agenzia americana corrompesse il personale di Tim Brasile. In Telecom era diffusa la paranoia per presunte intercettazioni da parte della Kroll, ma non si è mai dimostrato nulla».

Tangenti a politici in Brasile. Il denaro pagato da Telecom a Naji Nahas, finanziere libanese trapiantato in Brasile e lì arrestato nelle scorse settimane, per alcune consulenze, secondo Ghioni, serviva in parte a corrompere politici in Brasile. «Per quanto ne so i soldi dati a Nahas - spiega Ghioni nel verbale di interrogatorio dello scorso 15 novembre - hanno rivestito un triplice scopo». «Corrompere politici per ottenere concessioni a livello locale che servissero a Tim Brasile per l'esercizio della telefonia; a componenti dell'Anatel (l'Agenzia nazionale per le telecomunicazioni brasiliana, ndr), perché consentissero a Telecom Italia di tornare a rivestire il controllo azionario su Brasil Telecom, ad Eloj Llacerda, capo della Polizia Postale in Brasile e poi dei servizi di sicurezza per come aveva diretto l'attività della Polizia federale contro Dantas (Daniel, arrestato in Brasile lo stesso giorno di Nahas) e Kroll». «Ricompensare personale Telecom per come utilizzò in favore di Telecom il materiale sottratto a Kroll». E «pagare componenti dei fondi pensione Previ, azionisti di Telecom Brasile, perchè si schierassero contro Daniel Dantas nella disputa che questi aveva contro Telecom».

La Camera applaude Fassino. Dopo le dichiarazioni di Giuliano Tavaroli, ex responsabile della sicurezza Telecom, che ha accusato Piero Fassino di essere titolare di un conto londinese dove sarebbero transitate tangenti destinate ai Ds, Montecitorio si è stretto intorno al deputato del Pd. Tutta l'Aula della Camera ha a lungo applaudito Fassino dopo che il capogruppo del Pd Antonello Soro aveva espresso «la solidarietà di tutto il Parlamento» per le «incredibili cose dette su un amico e un collega il cui prestigio è riconosciuto anche all'estero». Al termine dell'applauso il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha detto: «L'applauso corale di tutti è la migliore riprova di quanto ha affermato il presidente Soro».

Fassino: «Maggiore responsabilità per politica e informazione». Fassino ha ringraziato chi gli aveva manifestato solidarietà e ha chiesto maggiore «responsabilità» al mondo della politica e dell'informazione. «Ringrazio i colleghi che mi hanno manifestato solidarietà, i presidenti Fini e Schifani, il presidente Napolitano e i tanti esponenti politici che mi hanno voluto manifestare amicizia, solidarietà e affetto. Questo episodio, che spero sarà archiviato molto rapidamente, indica la necessità che tutti coloro che si occupano di politica e chi produce informazione ispiri i propri comportamenti al principio della responsabilità. Una società riesce a mantenere la sua unità e convivenza civile solo se c'è la consapevolezza che la propria azione si basa sulla responsabilità verso se stesso, verso gli altri e verso la società in cui vive».

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=4504&post_id=123190