Malgrado le varie agenzie stampa italiane ripetano che gli italiani sequestrati dalle autorità israeliane "stanno bene", la famiglia di Angela Lano, direttrice di Infopal.it, informa che la Farnesina e l'Ambasciata d'Italia in Israele non sono in possesso di informazioni al riguardo.
I cittadini italiani a bordo della Freedom Flottilla sono pertanto "spariti" a tutti gli effetti.
Il porto di Ashdod, infatti, dove sono state condotte la navi della Freedom Flotilla, è stato dichiarato "zona militare" dalle autorità israeliane e nessuno può entrarvi, tanto meno i giornalisti.
Israele si rifiuta inoltre di fornire la nazionalità dei sequestrati, pertanto le stesse ambasciate in Israele non possono comunicare alcuna informazione precisa al loro riguardo.
Gli occupanti israeliani trasferiscono i sostenitori internazionali nella prigione al-Khiyam, nel porto di Ashdod
SCRITTO IL 2010-05-31 IN NEWS
Gaza - Infopal. Il Comitato Nazionale Supremo di sostegno ai prigionieri conferma che le forze d'occupazione israeliane hanno trasferito i sostenitori internazionali, dopo il loro arresto sul bordo della Flotta della Libertà, alla prigione al-Khiyam, nel porto Ashdod.
Riyadh al-Ashqar, direttore dell'Ufficio stampa del Comitato, ha detto che "gli occupanti hanno intenzionalmente trascinato la Flotta delle navi della libertà al porto di Ashdod, imprigionando i passeggeri di diverse nazionalità che si trovavano a bordo delle navi nella prigione n. 26, che è stata attrezzata a tale scopo due settimane fa: una grande sezione di tende preparate per sequestrare oltre 700 sostenitori", ed ha poi aggiunto che ora le squadre d'intelligence israeliane li stanno interrogando.
Il Comitato si è appellato alle organizzazioni internazionali, in particolare la Croce Rossa Internazionale, affinché intervengano immediatamente per garantire la sicurezza dei sostenitori e proteggerli dalle torture che possono essere utilizzate contro di loro per estorcere delle informazioni.