Rivolte e caro petrolio

Inviato da  dr_julius il 19/6/2008 23:31:35
Cosa sappiamo delle proteste e delle rivolte contro il caro petrolio?
Qualche sciopero dei camionisti in Spagna, uno sciopero dei TIR previsto a fine mese in Italia, i poveri pescatori che preferiscono non uscire piuttosto che rimetterci, le cifre dei prezzi dei carburanti alla pompa... Giusto? Più o meno questa è l'informazione in Italia su questa criticità. Ah, no: dimenticavo uno dei nomi più in voga dell'ultima settimana: Robin Hood.

Bene, la informazione ufficiale, si limita al titolo "Caro petrolio,camionisti in rivolta. Gb, autostrade bloccate per ore" (tgcom) dove si apprende che è convinzione del governo britannico che "la priorità sarebbe convincere i paesi produttori di petrolio ad aumentare la produzione", convinzione facile da raggiungere, poiché alcuni paesi produttori hanno già annunciato un immediato aumento della produzione (aumento di 200mila barili al giorno) (trova fonti) e promesso ai G8 (Arabia aumenta la produzione). Insomma i bravissimi governanti dovranno convincerli ad attuare quello che motu proprio avevano già annunciato!

Il leghista Zaia (politiche agricole) trova il tempo (dopo essersi espresso a favore degli OGM) di mostrare la stessa capacità profetica: prevede infatti possibili problemi di ordine pubblico «Se va avanti così, sarà come la rivolta del pane» corriere.it. Facile profezia: in Europa e in altre parti del mondo si assiste alle prime rivolte per i carburanti. Nel video (Live Leak) si vedono che esistono seri problemi in Inghilterra, scontri di piazza e scioperi in Spagna e India, e persino l'aeroporto di Lisbona che rimane senza carburante e viene rifornito con le autobotti. (fonte). Indicatore di quanto sia ormai grave la situazione è il fatto che i distributori di carburante in USA inizano a dire "no more credit cards"! Non so se immaginate a che punto stiamo arrivando oltreoceano!

Bene, il corriere, attualmente dice solo:
-Fiat, Marchionne: Giugno disastroso, con sciopero TIR rischiamo la chiusura
-Scajola promette sconti sulla benzina
Risponde La Repubblica con:
-Manovra, tagli e Robin tax. Tremonti: "Obiettivo crescita"
-Marchionne: "A giugno mercato disastroso. Rischio chiusura con lo sciopero dei tir"

Non una parola, ad esempio, su questa notizia: "La Cina ha deciso di aumentare a partire da venerdì il prezzo di benzina e diesel del 18%, per un importo corrispondente a mille yuan a tonnellata, cioè 145,5 dollari circa. Come conseguenza la quotazione del greggio a New York e a Londra, che pure oggi era in salita, è scesa rapidamente." (trovata su Sole24ore).

Non ho trovato molto queste notizie riportate dai nostri giornalisti italiani, a parte forse questo articolo ripreso da Il Manifesto.

W il pluralismo e la completezza della informazione!

Oppure dobbiamo ritenere che questa "omertà" sia complice, se consideriamo che qui si calcola che "4,98 miliardi, cioè 110 euro a veicolo, se ne vanno al Fisco: più del doppio rispetto a quanto si risparmierebbe, in totale, con l'addio all'Ici sulla prima casa". ?

Bene, bene....

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