Re: Abbasso la religione!!! (applausi)

Inviato da  prealbe il 19/5/2008 19:37:02
Rick
Citazione:
Bene, e adesso che siamo giunti alla conclusione che chi parla di medio evo come periodo essenzialmente buio e testimone di atrocità terribili (e in parte ineguagliate) è uno che possiede l'unica "cultura" delle fiction e dei fumetti (ma quali fiction poi? E quali fumetti? Fare nomi no eh?) se davvero asserisci che il medioevo sia stato un periodo luminoso (o quantomeno molto meno buio di come descritto da noi poveri fumettari) perché non porti qualche argomentazione a sostegno di questa tesi anziché "smontare" gli altrui argomenti bollandoli di sottocultura televisiva? E se decidi di farlo dimmi quali sono queste fiction e questi fumetti che descrivono falsamente il medio evo come un periodo tenebroso, non te lo chiedo per sarcasmo ma perché onestamente non mi è mai capitato di vederli e sarei piuttosto curioso.

Ti ho chiesto da dove deriva la tua conoscenza: è così difficile evitare di buttarla in caciara e rispondere alla domanda? Hai mai approfondito il tema “medioevo” o ne parli per sentito dire?

Citazione:
Già certo. Matematico. Automatico. Chissà perché c'è ancora qualcuno che si ostina a sostenere l'esistenza del grigio e non solo del bianco e del nero.
Davvero credi/affermi che le uniche due alternative siano queste? Quindi o le religioni hanno un senso profondo perché han fatto milioni di proseliti (tesi da te selezionata come veritiera) oppure l'alternativa (da te descritta come impossibile) è che siano tutti una massa di imbecilli.

Chi ti dice che l'alternativa è che siano tutti imbecilli? Nulla vieta ad esempio che i milioni di fedeli fossero in buona fede ma in possesso o di informazioni inesistenti (soprattutto nel medio evo da te tanto decantato come "luminus age" anziché "dark age" come lo chiama qualcuno), parziali o errate senza contare che in molti paesi per molto tempo dire/fare qualcosa in disaccordo con la religione dominante era passibile di morte (percui c'é da dubitare del sincero investimento esistenziale di tutti i dichiaratisi proseliti fedeli) nel "migliore" dei casi (tortura e morte nel peggiore).

Io non decanto un accidente di niente. Io sostengo che molte opinioni che vengono espresse su alcuni temi - e al momento sto parlando di religioni e, in subordine, di medioevo - sono frutto di superficialità culturale e di conformismo intellettuale. Sono disponibile a modificare la mia opinione, non appena leggerò un po’ di interventi che, per lo spessore delle loro argomentazioni, la contraddicano. Finora, in questa direzione non mi pare sia apparso granché; a te invece sembra di si?

Quanto alle sfumature di grigio, mi pare siano proprio ciò che manca nell’analisi prevalente (*) dei fenomeni religiosi (e del Medioevo, giacché ci siamo), mentre ne potrebbe trarre qualche giovamento. Dunque: viva le sfumature!!! (applausi)

* - Si distinguono fiammifero e etrnlchild, i cui interventi ne sono giustamente provvisti.

Citazione:
Poi scusami tanto, ma lanci il sasso e poi nascondi la mano, tu nel topic scrivi che:
Citazione:
ci si appella al significato più superficiale delle dottrine religiose, senza sforzarsi minimamente di coglierne il senso più in profondità.

E qual'è questo senso profondo? Tu non affronti minimamente l'argomento, dici che "in qualche modo" ci dovrà pur essere per via del numero dei fedeli (ma questa argomentazione come ho già detto è fallace) e poi concludi il topic accusando di conformismo intellettuale chi non vede questo senso o fa le critiche "standardizzate" alle religioni.

Quello del numero dei fedeli (congiunto alla durata multisecolare) è semplicemente un aspetto che dovrebbe consigliare a non liquidare la questione con interventi del tipo:
Citazione:
religione = barzellette
barzellette = religione
è biunivoco!

letto in un recente thread sul tema. Ma anche prescindendo dalla particolare, e spero evidente, rozzezza di quest’ultimo esempio, la presenza per tutto l’arco della durata dell’umanità di pratiche religiose, a me suggerisce che la questione non è secondaria nell’economia esistenziale dell’uomo.
E che liquidarla in quattro e quattrotto come semplice ed evidente espressione di arretratezza socioculturale (col sottinteso che “noi, che sappiamo che la terra non è piatta e il sole non le gira attorno (come ci ricorda, sempre prezioso , mc), si che siamo svegli e smaliziati, oggi”, e quindi loro, invece, un po’ tordi e sempliciotti)... specialmente dalle vette di civiltà che contraddistinguono il nostro presente (in cui, se si prescinde dallo sviluppo tecnologico, i motivi di vanto non sembrano poi così numerosi)... ecco... non so... io direi che la questione andrebbe meditata un po’ meglio.

Citazione:
Quindi questo senso profondo qual è? Chiedertelo è lecito dato che sei stato tu a tirare in ballo l'argomento ma non hai suggerito quale potrebbe essere questa valenza profonda, non hai detto secondo me le religioni hanno un senso profondo che potrebbe essere... hai solo detto che ce l'hanno quasi come se ce lo dovessero avere per forza e chi non lo vede è conformista, una presa di posizione che suona come dogmatica.
Tua l'affermazione, tuo l'onere della prova.
Scartato il fatto che "ce l'hanno perché in milioni credono che ce l'abbiano" hai altre argomentazioni per sostenere la tua affermazione? Se ce ne sono basta scriverle altrimenti è sterile attaccarsi ad altrui affermazioni sul medio evo "liquidandole" come retaggio di pseudoculture fiction/fumettistiche.

Le religioni rispondono ad un bisogno di metafisico insito profondissimamente nell’uomo, bisogno che travalica la perennemente invocata funzione unicamente consolatoria rispetto alle ansie infantili e al terrore primitivo della meteorologia avversa. A quanto pare l’uomo non si percepisce esattamente come un semplice tocco di materia, anche in condizioni di buon equilibrio psicofisico e condizioni ambientali stabili e confortevoli, ma avverte, attraverso le proprie facoltà percettive (nel senso più ampio dell’espressione), connessioni e significati nel mondo attorno a lui che trascendono l’evidenza fenomenica.

Questo per quanto riguarda la mia opinione personale.

Ma, come evidentemente non si è capito (con menzione d’onore per mc, che manifesta la consueta finezza dialettica: le mosche, la merda…; ok, a ognuno il suo.), questo thread non è stato aperto per provare alcunché sulle religioni, ma per mettere in discussione l’approccio generalizzato che porta ad opporre a qualsiasi valutazione positiva sul tema la richiesta di dimostrazioni di tipo oggettivo che la convalidino e, in mancanza, a liquidare il tutto come fesserie insensate (uno stile un po’ da debunker, se vogliamo…); trascurando il fatto che la maggior parte degli argomenti che occupano l’attenzione e l’interesse dell’uomo, su cui la porzione più grande della millenaria cultura umana è stata costituita, sono fatti di elementi altrettanto impalpabili, astratti, intrinsecamente sfuggenti ad una dimostrazione del genere, e che l’interiorità umana si fonda altrettanto su ingredienti di questo tipo, che con i rilevamenti “oggettivi” hanno ben poco - o nulla - a che spartire.

Dunque sparare con l’arma della dimostrazione oggettiva nei confronti dell’argomento religioso e/o spirituale significa impallinare contemporaneamente la forma più profonda dell’approccio umano a sé stesso e a ciò che lo circonda; una strategia che, per l’evidente contrasto con la natura umana, appare tutt’altro che intelligente (una forma di autonegazione, con le prevedibili ripercussioni interiori del caso).

Questo è, se la si pianta di sproloquiare a destra e a sinistra attorno a questioni del tutto fuori luogo, l’argomento in discussione. A cui, volendo, si può aggiungere qualche considerazione sul perchè si sia presa una direzione in pieno contrasto con tutta la precedente storia umana.


Prealbe

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=4354&post_id=118739