Mi pare eccessivo parlare di tribunali per una questione fiscale, se non per casi eclatanti….si tenga presente che tanto per Valentino Rossi che per Pavarotti non e’ servito il tribunale.
La Guardia di Finanza ha gia’ il suo bel daffare a controllare le societa’. Demandarle il controllo a ogni singolo professionista, libero imprenditore, esercizio commerciale, ecc. mi sembra un incarico impossibile.
Se poi l’allusione e’ che non faccia il proprio dovere, eh beh ma allora e’ tutto un complotto e non so piu’ di cosa stiamo parlando.
Non c’e una volonta’ politica abbastanza forte. ... Perche’ in altri Paesi il cittadino non e’ cosi’ dedito all’evasione ma contribuisce molto piu’ volontariamente alla tassazione sul reddito?
[...] C’e’ un rapporto di fiducia, un vero e proprio mandato con rappresentanza, concesso dall’elettore/pagatore di tasse verso l’amministratore pubblico. Qua da noi, l’esempio concreto e’ l’esatto opposto. La percezione comune e’ che chi va in politica ci va per sistemare i propri interessi prima di quelli comuni, a partire dall’attuale presidente del consiglio.
[...il provvedimento di pubblicazione è] L’esatto opposto di quello che un erario dovrebbe fare: operare fattivamente in silenzio.
La lotta all’evasione fiscale e’ una azione volta a generare alleanza, comunanza di interessi, solidarieta’, percezione che il proprio sforzo reddituale sia applicato nel migliore dei modi, non a creare un clima di divisoni (questi sono gli elenchi: trovate gli Italiani bravi e quelli cattivi).
L'alleanza e la fedelta' fiscale si genera con l'esempio e la partecipazione.
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