Re: il cibo che manca

Inviato da  Linucs il 21/4/2008 21:21:32
Anche se questa politica ha già prodotto rivolte di massa in Africa e in altri paesi poveri, e anche in Europa gli aumenti di pane e pasta si fanno sentire, nessuno dei grandi difensori della vita punta il dito sui responsabili veri, che sono ben identificabili, persone ed interessi che decidono della vita e della morte di milioni di persone, per non mettere in crisi un modello di sviluppo basato sull’autotrazione, a cui sono destinati i biocarburanti.

Era andato quasi bene fin qui... e poi...

Però i giornalisti e i preti si stracciano le vesti per il genocidio culturale in Tibet, di questo scandalo del potere delle multinazionali e della politica succube e subalterna al potere economico, frutto della follia della globalizzazione, non si occupano molto, anzi per niente, forse perché dire la verità su chi comanda veramente equivale alla morte civile, licenziato o tacitato se sei un giornalista, emarginato dalla Chiesa come fu per quei preti che in America Latina si schierarono con la “teologia della liberazione”.

..."capitalisti e preti"...

Questa è una scelta politica strategica insieme a quella della limitazione delle nascite, perché non sarà più possibile emigrare per risolvere i problemi.

Cucù: in Europa le nascite sono già limitate. Dobbiamo fare altro, tipo gettare i pargoli da una rupe, oppure è sufficiente così?

Ciascun paese sarà bene che sia autosufficiente perché la grande crisi energetica che arriverà con la fine del petrolio non permetterà né emigrazioni né rifornimenti.

..."la fine del petrolio"...

Se alla crisi energetica si sommerà un inasprimento dei cambiamenti climatici dovuti al riscaldamento globale, anche se avremo capito di chi è la colpa non sarà una grande consolazione, bisogna da ora cambiare modello di sviluppo:

..."il riscaldamento globale causato dall'uomo"... (since 1998)

sostenibilità, autosufficienza energetica (con il solare), autosufficienza alimentare, decrescita industriale e demografica. Questo detta la ragione. I pazzi sono tutti gli altri.

E' sempre molto interessante quando la ragione detta se stessa a forza di slogan, senza fornire alcun ragionamento.

Così ieri potevamo minacciare la glaciazione, oggi il global warming. Possiamo dire che le multinazionali controllano il prezzo del petrolio, che sta finendo, evitando però di spiegare perché oggi il petrolio costa 117 dollari mentre prima ne costava 80. Se stesse finendo, logicamente, le multinazionali avrebbero già imposto da un pezzo un costo di 200 dollari al barile. In caso contrario sarebbe il primo caso di monopolio solidale: il prezzo sale, ma non troppo: sale casualmente quando andiamo a rompere i coglioni agli arabi per liberarli, per dirne una a caso. Però possiamo comunque affermare che siamo andati fin là per rubar loro il petrolio, e cosa cazzo abbiamo rubato mai se il prezzo è salito? Mistero: forse gli imperialisti hanno veramente rubato il petrolio, ma lo stanno portando alla raffineria di Haifa una scodella alla volta, perché all'oleodotto hanno già fatto la festa i cecchini.

A forza di slogan possiamo ignorare qualsiasi legame tra aumento dei prezzi e caduta nel cesso del dollaro a forza di mutui subprime (rifilati a messicani analfabeti appena sbucati dal fiume) e "spese per la difesa", così come possiamo ignorare l'inflazione generata dalla BCE per salvare le banche fottute dai suddetti mutui rifilati come investimento. Possiamo parlare di global warming senza disturbarci a guardare una - dico una - tabella di dati, possiamo ignorare la farsa della curva con "l'hockey stick", possiamo credere che dal 1998 faccia sempre più caldo.

Per riassumere, a forza di slogan "capitalisti e preti", ci possiamo dedicare a ciò che il Sommo Maestro Feynman chiamò cargo cult science, ovvero la promozione della più becera superstizione a "ragione che si detta", in modo da poter bere tutte le cagate sul socialismo, sulla decrescita, sul global warming, sulla riduzione delle nascite, sui "capitalisti" che ci prescrivono l'uso del denaro di carta colorata (i capitalisti sono felici quando il capitale si logora a forza di inflazione, perché hanno studiato il capitalismo su Topolino), il tutto condito dai preti, l'unica cosa che dopo Berlusconi riesce a riunire compatti gli allegri minchioni della banda arcobaleno. E' una bella parola, prete, perché oggi si può usare con lo stesso tono con cui si usava la parola negro in Alabama. Vale come giusto sfogo dopo una giornata trascorsa a timbrare carte in qualche ufficio comunale.

E mentre l'altrettanto Sommo Maestro Lakatos si rivolta giustamente nel sepolcro, noialtri malcapitati andiamo avanti a farci spiegare cosa sia la ragione a forza di suppostoni solidali ai quali non crede più nessuno, tant'è che perfino gli operai più incancreniti dal "comunismo" (di bassa lega) si sono ridotti a tale disperazione da votare nientemeno che BOSSI E CALDEROLI, pur di non avere tra i coglioni il consueto stuolo di ambientalisti con l'orecchino, feccia che promette "più soldi e servizi" e poi girato l'angolo cerca di escogitare il modo migliore per fotterli in modo che non si mettano a figliare con troppa disinvoltura.

Per carità: va bene, va bene tutto, va bene anche proporre di sterilizzare tutti i nati dopo il 2009 per ridurre le nascite, va benissimo, ma abbiate almeno la decenza di non nascondervi dietro la ragione, perché è proprio dalla ragione che solitamente incassate calci in culo in quantità industriale.

Questa boiata della Madre Terra e del global warming e della decrescita chiamatela piuttosto religione, così potrete finalmente fare il paio con i preti nel romperci i coglioni con la favoletta del giorno.

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