Re: quello che non ci dicono

Inviato da  blackbart il 11/4/2008 12:42:23
Orwell84:

Citazione:
Al contrario non vedo mai dei conti sui veleni prodotti per costruire i pannelli solari o sui dati relativi al loro smaltimento.


Forse perchè un pannello fotovoltaico è poco o niente inquinante: è composto principalmente da silicio e da "droganti" in quantità minime e trascurabili.
Di certo paragonare un semiconduttore alle scorie nucleari è improponibile.

Citazione:
Comunque lo smaltimento con la tecnologia attuale non è più una difficoltà poché possono venir bruciate in un ADS oppure in parte riutilizzate dopo riprocessamento oppure ancora stoccate in depositi di superfice a secco (per le scorie di prima e seconda categoria) e in depositi geologici (per quelle riprocessate di terza categoria).


In Italia non abbiamo ancora imparato a smaltire i sacchetti di spazzatura: mi immagino che risate se dovessimo utilizzare tecnologie sofisticate ma comunque ancora in sperimentazione per far fuori scorie radioattive di 3° grado.

Citazione:
La soluzione per la sistemazione delle scorie radioattive in Italia deve essere trovata indipendentemente dal fatto che il nostro Paese possieda o meno centrali eletronucleari attive visto che solo la medicina nucleare produce ben 500 tonnellate di scorie radioattive all'anno (e quasi altrettante ne produce la ricerca scientifica e l'industria).


La solita bufala.

Queste ultime due categorie hanno una vita radioattiva inferiore. Necessitano soltanto di poche centinaia di anni per decadere. Queste scorie provengono, in gran parte, dagli ospedali (es. residui della medicina nucleare).
Il grande problema sono le scorie di terza categoria provenienti dalle centrali nucleari.

SCORIE NUCLEARI

Citazione:
Te le raccomando davvero le centrali di Rubbia.
La centrale solare a concentrazione "Archimede" di Priolo (solare termodinamico) sarà pronta (se funzionerà, cosa tutt'altro che certa) solo nel 2009, costerà la bellezza di 40 milioni di euro, occuperà una decina di ettari di spazio, il tutto per produrre solo 5 (cinque, avete letto bene) MW (8 milioni di euro a MW, come se un reattore EPR di 2.000 MW costasse 16 miliardi di euro, ossia dieci volte tanto il suo reale costo). E se i costi d manutenzione e i problemi saranno simili alla centrale solare a campo specchi di Adrano, costruita nei primi anni '80 con i soldi dell'allora CEE e chiusa dopo meno di due anni, siamo a posto.


Per quello in Italia siamo in grado si spendere decine di milioni di euro all'anno in commissioni straordinarie senza nemmeno essere in grado di eliminare un sacchetto di spazzatura.
Non c'è mai limite al peggio.
Però se vuoi essere inesto dovresti anche ricordare come in Italia le scorie nucleari vengono "smaltite", sotterrandole notte-tempo nel giardino di cttadini ignari.

Per non parlare del fatto che una centrale nucleare necessita di decenni per essere costruita, sempre che sia possibile, ma nel frattempo i problemi energetici rimangono irrisolti!
Peggio ancora quando sarà costruita l'uranio potrebbe anche essersi esaurito e la fissione non essere più così economica!

Citazione:
Io proporrei di levare finanziamenti e ricerca alle fonti energetiche, lasciando che sia la concorrenza (economica e di idee) e il libero mercato a dettare la "migliore" (ammesso che ce ne sia una e non si tratti invece di un mix, nucleare compreso) evitando di proibirne alcune per legge.


Supponendo che il nucleare sia il meglio e che qualcuno voglia costruirsi una centrale nucleare privata, resta da capire chi sarebbe contento di vedersene una sotto casa.
E se qualcuno non è d'accordo basta lasciar decidere alla maggioranza e convincerlo a manganellate sulla testa. (ah.. il "libero mercato").

Fra l'altro la centrale più "economica" è quella a carbone: ma l'economicità è davvero un buon modo di stabilirne la bontà? Ne dubito.

Citazione:
Poi vediamo cosa conviene e cosa terrorizza la gente (che poi magari si mette in coda alle Terme ad Ischia per andare a fare i bagni al radon, dove le radiazioni sono 500 volte più alte rispetto alla soglia stimata dall'EPA).


Un conto è andare di propria volontà a farsi i bagni al radon una volta all'anno, un'altro è essere costretti a vivere tutti i giorni con delle scorie radioattive sotto il culo.

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