Re: L

Inviato da  ivan il 10/3/2009 7:49:05
Il pensiero "ad personam" fa scuola, si materializza e diventa un qualcosa che tutti vogliono: "le regole si, ma non si devono applicare a me, e che cosa ... lei non sa chi sono io ...".


Citazione:


Quella leggina fatta apposta per i notai bocciati

5312 sono i notai in Italia


Si abbassa la soglia di ammissione agli orali. Ma è polemica: la riforma vale solo per il 2004

RAPHAËL ZANOTTI

ROMA

Dopo le leggi «ad personam» approda in Senato la legge «ad concorsum». Questa nuova figura
giuridica, evidentemente nata nei retrobottega dei partiti, ha un unico scopo: far intervenire la politica laddove non è arrivata la preparazione del candidato amico.


Funziona così: a giochi fatti, e con vincitori già nominati da anni, un emendamento abbassa la soglia del punteggio minimo necessario per accedere agli esami orali. Una specie di «ripescaggio». Si badi, però, la grazia vale solo per quel particolare concorso.

Per gli altri, esperiti prima e dopo, tutto rimane come prima. Voilà. Il concorso in questione è quello per notai del 1° settembre 2004, a Roma. In ballo 200 posti, agli scritti si presentarono in 1948. Il meccanismo di valutazione era quello di sempre: tre prove controllate una per una. Se la prima raggiungeva il punteggio minimo di 30, la commissione passava alla seconda. E quindi alla terza. Alla fine solo i candidati che avevano raggiunto un punteggio complessivo di 105 potevano approdare alla fase degli esami orali. Con quel concorso 187 nuovi notai entrarono nella professione. Ma qualcuno degli esclusi dev’essersela presa più di altri. Almeno due hanno presentato ricorso al Tar e hanno ottenuto vittorie importanti (secondo i giudici amministrativi la commissione non aveva giustificato per iscritto il punteggio ottenuto dai candidati), ma la Consulta aveva poi invalidato tutto. Altri hanno preferito arrivarci per altre vie e in questi cinque anni ha smosso mari e monti, contattato politici di ogni fronte, per riuscire a superare l’esame nonostante la valutazione insufficiente che aveva ottenuto. Già nella precedente legislatura qualcuno contattò l’allora Guardasigilli Clemente Mastella chiedendogli di aprile le maglie di quel concorso allo stesso modo. Mastella si rifiutò.

Ora, a un lustro di distanza e con altri due concorsi nel frattempo svolti, i «nostalgici» del 2004 potrebbero farcela. Ed ecco come si ottiene il risultato. Nell’ambito della monumentale discussione sul ddl 1082, quello sulle disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività nonché in materia di processo civile, una «manina» ha infilato un emendamento. Si tratta del 2 bis presentato dal senatore di An Giuseppe Valentino, avvocato di Reggio Calabria. L’emendamento recita: «La disciplina prevista dall’art. 11 del decreto legislativo 24 aprile 2006, legge n. 166 si applica anche ai candidati che abbiano partecipato al concorso notarile indetto con decreto direttore generale della giustizia civile 1° settembre 2004. Sono pertanto ammessi a sostenere le prove orali coloro che hanno conseguito in ciascuna delle tre prove scritte il punteggio minimo di 30 e un punteggio complessivo pari o superiore a 90 e inferiore a 105». In soldoni per la prima e unica volta nella storia del notariato italiano 66 candidati potranno sostenere gli esami orali con 90 punti invece di 105. E questo non solo alla faccia di chi è diventato notaio ma persino per chi ha dato i concorsi del 2006 e del 2008 a cui l’emendamento non si applica.

Perché solo per i candidati del 2004? Misteri della politica. Il «salvanovantini», come l’emendamento è già stato ribattezzato dai praticanti notai, potrebbe andare incontro a problemi di incostituzionalità (nei forum dei praticanti avvocati non si parla d’altro) ma questo non sembra aver preoccupato più di tanto i politici. L’emendamento 2 bis, infatti, è stato approvato a tempo di record e con altrettanta straordinaria celerità è già stato stralciato e inviato alla commissione permanente giustizia e alla commissione bilancio per la necessaria copertura economica. È stato, insomma, blindato. Ma differenza dei suoi «colleghi» che procederanno secondo il normale e tortuoso iter, il «salvanovantini» potrà essere ritirato solo da chi l’ha presentato. A meno che non si voglia mettere in discussione l’intero ddl 1082. Sui forum si è già aperta la caccia ai raccomandati del ‘94 che passeranno grazie all’emendamento. Tanto che l’amministratore del sito è stato costretto a cancellare i post più offensivi, o quelli che facevano nome e cognome di chi poteva essere dietro la manovra politica. «Ho in mente “un’amica” novantina figlia di notaio e moglie di neo notaio a cui da due giorni non prende il cellulare» scrive un praticante sul forum romoloromani.it. Altri hanno indicato colleghi molto vicini al centrodestra. C’è chi chiede un intervento pesante del Notariato. E chi ironizza: «Era meglio mandare l’emendamento alla commissione antimafia piuttosto che a quella bilancio». I più si domandano se la legge «ad concorsum» non sia incostituzionale.




link La Stampa

Anche quella cosa chiamata "meritocrazia" non trova terreno fertile da queste parti, anzi trova sempre del diserbante fresco perchè essa poi genera quell'altra cosa, noisa per tanti, chiamata "concorrenza".

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