Re: aborto: miracoli elettorali

Inviato da  francesco7 il 3/3/2008 11:18:56
Citazione:
La tua rimane un'opinione che vuol vedere solo il marcio nelle cose. E' triste. Guarda che ci sono persone che riescono a guardare oltre loro stessi. Non tutti hanno l'esigenza di imporsi e di avere il dominio. C'è bene altro nel mondo.Forse può sembrarti strano o addirittura assurdo, ma ècosì.

Innanzitutto non è la mia opinione ma quella di un cattolico come Blondet, mi rallegro con te che dalle tue parole sembri aver raggiunto il Nirvana (ops il Paradiso) ma ti posso assicurare che su questa terra di paradisiaco c'è ben poco. Io prima di guardare in faccia le altre persone guardo mille volte all'interno di me stesso e non lancio giudizi avventati su persone che non conosco minimamente. Un vero credente in Cristo si giudica per quello che fa non per quello che pensa.
Citazione:
Facciamo un ragionamento logico :quella che tu chiami una manciata di cellule è una "entità" che vuol dire cosa che esiste, che c'è, quindi un "essere". E quell'essere è appartenente alla specie umana, quindi "umano". Potrai dirmi che ogni cellula è un entità umana, ma "quella" manciata di cellule è già l'individuo , perchè se non lo elimini si forma compiutamente come individuo. Qualsiasi altra cellula no.

Ma quando l'embrione può considerarsi essere umano? Le visioni sono discordi: c'è chi afferma che ogni essere umano ha il diritto alla vita a cominciare dal concepimento mentre altri sostengono (San Tommaso d'Aquino in testa) che Dio introduce l'anima razionale nel feto quando il corpo è già formato; dal che consegue che dopo il Giudizio Universale, quando i corpi dei morti risorgeranno, «a quella resurrezione gli embrioni non partecipano: in loro non era stata ancora infusa l’anima razionale e pertanto non sono essere umani». L’Aquinate distingue tre «forme» dell’anima. La prima è l’«anima vegetativa» nella quale «l’embrione vive la vita della pianta»; poi «le succede un’anima più perfetta che è insieme nutritiva e sensitiva, e allora l’embrione vive la vita dell’animale»; e la terza è «l’anima razionale che viene infusa dall’esterno» (vedi la Summa contra Gentiles , 1258-64, trad. it. Utet, Torino, 1997, p. 511, Libro II, capitolo LXXXXIX). San Tommaso e gli Agostiniani ponevano tra l’anima razionale ed il corpo una “forma” del corpo per garantire l’immortalità dell’anima razionale. Quando muore il corpo muore anche la sua forma che è però quella corporea e non quella razionale che è immortale per sua natura. Questa "forma" di cui parlano è l'Ego. L'Ego infatti si reincarna di vita in vita e "risorge". Dunque il feto senza ego non può essere considerato un essere umano ma allo stessa stregua di un animale, che possiede in sè l'anima vegetativa e l'anima sensitiva ma non quella razionale necessaria per la resurrezione. E' interessante notare che storicamente (prima del 1869) la Chiesa Cattolica appoggiava la visione di Tommaso D'Aquino e quindi gli aborti effettuati prima del completo sviluppo del corpo non erano considerati atti gravi.

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