Re: Articolo capolavoro di Miller

Inviato da  franco8 il 11/12/2007 11:39:21
Citazione:

Boh! E' saltata una virgola: quello che intendevo è: "Ma da qui a dire che il capitalismo, "tout court", è un sistema criminale mi pare che ce ne corra."

Ehm! scusa tanto. E' che... dato che ero sprovvisto di ironia, me ne sono procurato un po' di seconda mano.. ma non ho molta pratica. nell'uso.. in più mi pare che fosse pure un po' troppo consumata...
(comunque la risposta di sopra resta valida:
se ri ritiene il sistema capitalistico più o meno direttamente responsabile della distruzione di vite umane, è opinine legittima ritenerlo un sistema criminale... )
Citazione:

Il senso è che la solidarietà sociale può essere una bella cosa, e va bene preoccuparsi di garantire a ciascuno un livello di vita minimo decente ,...

Boh... il senso era provare a capire per quale motivo le due cose debbano essere necessariamente contrapposte...
Perché questo cose sono solo un "vincolo accessorio" è invece il profitto è il "motore" e creatore di ricchezza?
Come si fa a considerare "benessere" e "ricchezza" solo quella economica dell produzione di beni materiali?

" la solidarietà sociale può essere una bella cosa "
"la ricerca del profitto individuale può generare benefici collettivi"
cosa ci dice il verbo "potere" nelle due frasi?
Che ne dite di:
- la solidarietà sociale E' una bella cosa... MA... non sempre attuabile... per questo o quest'altra ragione..
o
-la ricerca del profitto individuale PUO' generare benefici collettivi.. A queste e questa altre CONDIZIONI"
Premetto che non saprei... Ma perché questa differenza?
Perchè questo mettere le cose su piani diversi:
uno del: "bello, però..." e l'altro del: "funziona così..." ?


N.B. Prendete pure questo come "spunto" per ulteriori riflessioni... non ho tesi da dimostrare...

Citazione:

(che, è opportuno ricordarlo, sarà tanto più decente quanta più ricchezza c'è in giro)

Per conto mio (non solo mio) sarebbe anche opportuno dimostrarlo....

Citazione:

ma questa può essere considerata una critica solo a certe versioni estreme del liberismo (quella per cui la proprietà privata è inviolabile anche quando accanto a me c'è un uomo che sta morendo di sete e io gli nego un goccio dal mio silos).

sicuramente c'è la critica a versioni estreme del liberismo. Non mi pare che sia "solo" quello. (mettendo insieme con tutto quanto detto) Mi pare qualcosa di più.
Con quanto detto in precedenza mi pareva di aver debunkato lo pseudoanarcocriptocapitalismo (*)...
(N.B. sto scherzando... -vedi sopra a proposito della mia recente ironia di seconda mano- )

Citazione:

Non toglie nulla al fatto che un sistema economico basato su libero scambio, proprietà privata e libera iniziativa sia probabilmente il migliore concepibile, sia dal punto di vista dell'efficienza (capacità di creare benessere per tutti) sia dal punto di vista ETICO (almeno per chi ha a cuore il valore della libertà).

E' d'obbligo il "probabilmente"...
- dal punto di vista dell'efficienza: ciò vale in particolari condizioni di equilibrio, e in particolari condizioni di "parità"...
- è dal punto di vista ETICO che è inaccettabile la MERCIFICAZIONE dell'uomo.
Citazione:

Fra l'altro, e per quanto se ne dica, il capitalismo per funzionare a dovere ha proprio bisogno di valori etici ben saldi - correttezza, trasparenza, onestà, e non solo. Un capitalista che si limita ad intascare profitti senza preoccuparsi di reinvestirli non è appunto una persona che agisce secondo l'etica capitalista.

Benissimo! Mi pare giusto ricordarli ogni tanto... e anche esplicitare i "non solo"....
comunque se il capitalista suddetto si limita a "reinvestirli" in cose sue, non fa altro che accrescere il suo capitale...
Magari ho capitolo male io, ma nello pseudoanarcocriptocapitalismo, nessuno può dire al capitalista cosa fare e cosa non fare [**], e questi è del tutto libero di fare quel che gli pare; perché tanto sarà il "mercato" (quando...prima o poi... campa cavallo che l'erba cresce!) a punire il suo comportamento vizioso...
Citazione:

Adam Smith mostrò che la ricerca del profitto individuale può generare benefici collettivi: da ciò non segue che tale ricerca sia l'unica cosa legittima in un'ottica capitalista (è un falso argomento).

Per me andrebbe benissimo. (se tutti i difensori del capitalismo tenessero sempre conto di tutte le implicazioni sarebbe meglio)
Mi rimane, ad esempio, la contraddizione del "cooperare" infilato nella definizione di capitalismo di Mises...
Citazione:

-citazione-
mi dici per quale motivo non dovrei utilizzare il termine "capitalismo" seguendo la definizione del dizionario?

Il motivo per cui sono rimasto a lungo a guardare è che, non essendo un esperto di questioni economiche, non volevo infilarmi in quel ginepraio di definizioni e sottigliezze analitiche. Della definizione del dizionario non mi garba molto l'ultimo punto (separazione dei produttori in classi detentrici dei capitali e classi lavoratrici) che mi pare più che altro un rilievo di tipo storico. Inoltre sembra alludere a un sistema di tipo castale, quando è esattamente il suo contrario.

Non posso che ripetere quanto detto: Se pensi che non esista la separazione, allora stiamo parlando di cose diverse.

Che alluda alle caste "sembra" a te, ma non è. La separazione è di fatto... E' nella reltà delle cose.
Mi è davvero difficile capire cosa voglia dire il "contrario" di un sistema di tipo castale... (senza ironia, stavolta)


(*) visto che ciascuno chiama le cose come più gli garba; a me piace chiamare cose diverse con nomi diversi...
C'è anche chi lo chiama "capitalismo reale"
.. "Reale" sicuramente non da "res", forse da "rex", più probabilemente da "rebus".. quello della settimana enigmistica!
[**] beh... sul "non fare" non è esattamente così... ma non cambia molto la sostanza... sicuramente del suo profitto può farne quel che vuole.

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