Re: Articolo capolavoro di Miller

Inviato da  Lestaat il 8/12/2007 15:31:04
Citazione:

Paxtibi ha scritto:
O fai finta di non capirlo o davvero hai dei concetti in testa che non stanno ne in cielo ne in terra.

Cerca di discutere tranquillamente senza insultare i tuoi interlocutori, grazie.

Se per te questo è un insulto...
Scusami tanto sai.
Da del dadaista e poi fa il permaloso.
Ma pensa te!
Citazione:

Separazione della società in due classi significa che alcune persone ben precise stanno in una, e le altre in quell'altra, e che alcune hanno diritti che le altre non hanno. Altrimenti sarebbe più corretto parlare di divisione del lavoro.

Intanto prendo atto del fatto che vuoi per forza parlare del Marxismo.
Poi questa tua affermazione dimostra quanto tu non c'hai capito niente di cosa sia una analisi delle interazioni e cosa sia un modello.
Separazione della società in classi sociali NON vuol dire affatto mettere caio in una classe e sempronio in un altra ma astrarre due gruppi sociali in due categoria astratte con caratteristiche note per poterne analizzare i comportamenti.
Se poi vuoi anche decidere te quale sia il metodo usato dai sociologi per metetre il discorso sul piano che ti pare a te fa pure.
Poi non prendertela se ti si "insulta".
Citazione:

Come spiegano Mises e Hoppe negli articoli che ho linkato, non c'è una lotta di interessi tra “il capitale” e i lavoratori, semmai c'è tra la classe dirigente e tutti gli altri, visto che in quel caso sì che c'è differenza di fronte alla legge.

Restano due cose completamente separate però, la sua analisi economica e il suo pensiero politico

Ovviamente no, visto che sbaglia ad identificare il responsabile dello sfruttamento.

Tutto questo è Marx, l'economista che dimostri di non conoscere affatto pur volendolo criticare per forza solo perchè, forse, qualche altro autore a te caro lo fa.

Veramente ha dimostrato di non conoscerlo chi non sapeva neanche che il Capitale è incompiuto.

Ancora Marxismo.
E vabbe.
Se è per questo non soltanto Mises e Hoppe spiegano che la lotta tra capitale e lavoratori non c'è, ma anche Habermas e la scuola di Francoforte tutta. Nella loro critica al Marxismo infatti ne sottolineano il limite dell'applicazione nel capitalismo "empirico" non solo perchè tale lo sfruttamento viene meno ma anche e soprattutto perchè nella società occidentale non vi è nessuna assegnazione forzata alla scelta del lavoro in via di principio.
Non sono mica scemo eh!
L'analisi di Marx delle interazioni tra le classi però resta pur sempre valida negli aspetti che in 7 pagine di post ho ampiamente presentato e che tu ti ostini ad ignorare solo perchè sei convinto che io voglia difendere Marx e il Marxismo quando invece tutto ciò non ha nulla che vedere con il discorso che stiamo facendo.
Citazione:

Se lo dici tu...

E lo confermo
Citazione:

I tuoi concetti, ivece, ti sono stati infusi dallo spirito santo?

No, ho una testa e cerco di usarla SENZA pregiudizi e basandomi non su scritti di qualcuno ma sul mio personale buon senso.
Infatti IO non mi metto al riparo dietro a quello che viene detto da qualche economista ma porto esempi miei per supportare MIE idee.
Citazione:

Sinceramente, a parte alcune tue convinzioni, non ho letto nulla di concreto che supporti questa affermazione. Oppure il capitalista cattivo che compra tutti i concorrenti lo dobbiamo prendere come, ehm, “prova”?

Nulla di concreto?
Ah no?
Complimenti per l'onesta intellettuale.
E non ho parlato di nessun capitalista cattivo, sciocchino!
Nessuno, negli esempi che ho portato, è buono o cattivo, al contrario, tuti cercano soltanto di far funzionare le cose e di migliorare la propria vita.
Come ridimostra questa frase sei straconvinto che io sia un marxista convinto e in quanto tale ho torto a priori.
Peccato.
Citazione:

Noi si parla della società, non dell'economia.
E cosa vorresti fare, alla società?

E questo è tuo modo di argomentare e di discutere.
__________________________
Citazione:

A me non “piacciono” le teorie: mi interessa che siano giuste. Se sono giuste, mi piacciono.
Non capisco questa insinuazione secondo la quale io sceglierei una teoria piuttosto che un'altra perché “mi piace”. Io non penso che sia così per te.

Ecco il punto.
Sei afflitto proprio dal difetto che avevano i Leninisti degli anni settanta: sei convinto che ci sia la teoria giusta che risolve i problemi del mondo.
Un po' naive.
Citazione:

In realtà le premesse sono osservazioni della realtà, non ipotesi. Mises descrive il funzionamento delle attività delle imprese e dei lavoratori nel mercato, la produzione ed il consumo, e come tutti questi rapporti cambiano con l'intervento dello stato. Da queste osservazioni ha dedotto la teoria del ciclo economico denominato boom & bust, ovvero la formazione ciclica di bolle e il loro scoppio, teoria poi confermata nella realtà dai fatti. La capacità di prevedere eventi futuri non è forse una prova della validità di una teoria?

No.
E a dimostrarlo è proprio Marx che con Il Capitale anticipa tutti i problemi sociali che si sono poi presentati nell'industrializzazione post-bellica.
Eppure il Marxismo è una teoria NON valida anche secondo te.
O come la teoria atomica di Bohr che anticipa problematiche in ambito chimico e prevede applicazioni in fisica e chimica che non erano nemmeno immaginabili all'epoca, eppure la teoria di Bohr NON è valida.
Ripeto, non esiste la pillola rossa.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3997&post_id=105558