il pastore tedesco ulula

Inviato da  padegre il 2/12/2007 14:40:57
- il pastore tedesco ulula -
a cura di Paolo De Gregorio – 2 dicembre 2007

Alla lunga viene fuori il vero volto del nostalgico del Santo Uffizio inquisitorio, attutito dal quel sorriso melenso e dal timido ciabattare delle sue pantofole rosse negli ovattati ambienti vaticani, seguito da un segretario troppo giovane e troppo bello.
La falsa umiltà con cui le mani inanellate di Benedetto XVI firmano l’enciclica “spe salvi” (salvi nella speranza) nascondono un epocale attacco che tocca addirittura la Rivoluzione francese e l’illuminismo quali eventi che hanno portato l’umanità verso la razionalità, la scienza e l’ateismo, ma che non hanno risolto i problemi esistenziali degli uomini.
In perfetta sintonia con il “cristiano” Bush, che appoggia una sorta di revisionismo antiscientifico che nega l’evoluzionismo darwiniano a favore del “creazionismo”, l’erede del Santo Uffizio e il massacratore e torturatore Bush si ritrovano disinvoltamente a braccetto per annunciare al mondo il primato delle balle dogmatiche sulle certezze della scienza.
Tra l’altro vi è l’affermazione perentoria che illuminismo e marxismo hanno fallito, cosa che appare ridicola visto che la organizzazione politica che si chiama Chiesa cattolica, in duemila anni di storia in cui tutti gli uomini dovevano essere redenti, ha collezionato crociate, appoggio al colonialismo, guerre di religione, inquisizione, appoggio ai regimi fascisti (culminato in Spagna con i torturatori dell’Opus Deu, fatti beati recentemente), il tutto in spregio dei comandamenti che impongono ai cristiani di “non uccidere” e “non fare ad altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”.
Un fallimento totale del cristianesimo come cultura capace di cambiare il comportamento degli individui, accompagnato da sempre dalla criminalizzazione della scienza (a partire da Galileo) dalla mortificazione della sessualità e di tutti i piaceri della vita, dalla rassegnazione, dalla ignoranza.
Per secoli tutti i “timorati di Dio” hanno vissuto di merda, in media 40 anni, tra pestilenze e carestie, dando la colpa di tutti i mali a Satana o a streghe e gatti neri, finchè le rivoluzioni sociali e la scienza, solo da pochissimo tempo, hanno cominciato a cambiare la vita e il cervello degli uomini.
Comunque i preti non hanno scrupoli a servirsi delle conquiste scientifiche, si servono degli ospedali e non si affidano alla “provvidenza” quando stanno male. Quando vanno in Africa a evangelizzare, per rendersi credibili agli occhi dei “selvaggi”, portano medicine fatte dagli infelici scienziati materialisti, e non parlano di spiritualità.
Che fine farà quell’immondo mercato della speranza che è Lourdes, dove si ingannano dei disperati, quando la ricerca sulle cellule staminali permetterà di ricostruire ogni organo malato e le malattie e la sofferenza saranno sconfitte?
Il vero problema del nostro tempo, ciò che ha fatto fallire il “socialismo reale”, non è stato un eccesso di razionalismo, ma la presenza di un blocco capitalistico, sostenuto dalla religione,che ha intrapreso una lotta senza quartiere contro i regimi socialisti, che hanno dovuto impiegare immense risorse economiche negli armamenti per fronteggiare una concretissima minaccia militare in territorio europeo. Ricordiamo che in Polonia la Chiesa scese direttamente in campo in lotte sociali, aiuti economici, cospirazioni, per far fallire un regime che tutto sommato le aveva consentito di sopravvivere.
Invece di attaccare rivoluzioni sociali, illuminismo, scienza, perché il “pastore tedesco” non guarda in casa sua dove potrebbe osservare che le grandi religioni monoteiste sono state e sono dietro la quasi totalità delle guerre combattute, e che proprio queste religioni sono il MALE su cui riflettere per le divisioni, il fanatismo, gli odi che procurano, c’è un abisso tra la morale dichiarata e quella praticata, visto che ai cristiani non è mai stato fatto divieto di uccidere, ignorando totalmente la legge divina rivelata.
Oggi vi è l’evidenza di una totale “irrazionalità” di una economia globalizzata che è legata solo alla legge del profitto e non ad una razionale divisione ed uso delle risorse, dove le onnipotenti leggi del mercato fanno arrivare le merci solo dove ci sono i soldi per comprarle e non dove ne è bisogno, e si tagliano foreste primigenie, alterando il clima, per fare parquet e casse da morto.
La distruzione del creato ad opera di queste forze economiche avviene non per eccesso di scienza o razionalità, ma per avidità e desiderio di supremazia, che sono le barbare e primitive caratteristiche culturali degli uomini, tollerate dalla Chiesa, e all’origine di ogni avventura colonialista.
Solo la scienza, non la religione, ci ha avvertito in modo documentato e credibile dei danni irreversibili che sta causando all’ecosistema uno sviluppo ottuso e insostenibile, e solo essa ci può indicare la strada per uscirne.
Il problema è come fermare la totale irrazionalità e distruttività di un sistema materialista e capitalista che vede solo profitti, consumi, eserciti, con ferventi cristiani al comando.
La “speranza” non ci salva, più saggio è il detto popolare, chi di speranza vive disperato muore.
Paolo De Gregorio

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