Breve saggio sulla politica

Inviato da  Rickard il 18/9/2007 18:23:07
Premessa: lo so che c'è il forum "Politica interna ed estera", semplicemente non l'ho ritenuto il luogo più consono a contenere i miei sproloqui in quanto la definizione del forum dice:Tutti i fatti di politica che per la loro incombenza e durata non rientrano nella categoria "Notizie & Curiosità".
Ora, dato che questo in sé non è un fatto di politica e nemmeno una notizia o una curiosità ho pensato che questo forum potesse essere il più adatto, o se non altro il meno sbagliato.
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La politica è una delle cose più sporche, ipocrite e rivoltanti che vi siano nel mondo, gran parte delle disgrazie e tragedie accadute sono dovute ad un cattivo che gli individui giunti al potere hanno fatto di tale materia, che alcuni studiosi si ostinano a qualificare come scienza, mentre all'opposto non possiede alcuno dei parametri richiesti per le discipline scientifiche, essendo interamente composta dalle peggiori qualità insite nell'animo umano.
La politica è fatta soltanto di compromessi, minacce, ricatti, veti incrociati, perseguimento con ogni mezzo del proprio interesse personale, esasperati tatticismi, faziosità spinta all'eccesso, mancanza di correttezza e di senso di obbiettività nei confronti dell'avversario, spudorata capacità di mentire ed ingannare l'opinione pubblica, totale assenza di fiducia verso chiunque, perenne timore di manovre ostili da parte sia degli alleati che degli oppositori, impermeabilità verso ogni giusta e motivata critica, falsità di comportamento spinta a livelli superlativi, carenza di sincerità, abilità nel parlare lungamente senza dire praticamente nulla di interessante al di fuori che banalità e triti luoghi comuni, impossibilità di provare sentimenti genuini.
In conclusione è un compendio delle peggiori qualità insite nella mente dell'uomo, ovviamente tutto ciò viene nascosto dalla retorica, coloro che vi si dedicano vorrebbero convincerci che lo fanno esclusivamente per spirito di servizio verso il paese; si sacrificano per il bene comune, conducono un'esistenza agitata e piena di problemi solo per benevolenza e magnaminità nei confronti di chi è bisognoso di aiuto e solidarietà sociale.
Tali altruistiche motivazioni non hanno alcuna base di verità, la realtà è molto meno nobile e poggia su fini ben concreti e tangibili, legati profondamente alla convenienza ed alla sete di potere.
Chi si dedica a tempo pieno alla politica è generalmente roso da un'esagerata ambizione, pari solo forse alla sconfinata avidità, le spinte ideali non hanno alcuna rilevanza effettiva, contano esclusivamente gli atti indispensabili per riuscire ad accaparrarsi una poltrona, da cui esercitare una sia pur minima posizione di comando per favorire sfacciatamente i propri tornaconti e quelli dei numerosi compari.
I discorsi ampollosi servono a creare una cortina fumogena che nasconda all'opinione pubblica gli effettivi scopi, vale a dire agire con un'infinita serie di intrallazzi ed intrighi per ottenere posizioni di privilegio.
I politici fanno parte di una casta di intoccabili, di fatto non soggetta alle leggi e titolare di privilegi e prerogative inconcepibili per le persone normali; con il comodo alibi di rappresentare la volontà degli elettori, i senatori e deputati costituiscono una elite che gestisce tutti i più essenziali processi di una società complessa ed articolata, senza che sussistano valide e reali forme di controllo verso il loro operato.
Costoro strappano il mandato a chi li vota con ogni tipo di allentanti promesse, ben sapendo che, una volta raggiunto il potere, si comporteranno in maniera diametralmente opposta non curandosi che in maniera marginale delle necessità della gente comune, che resterà immancabilmente frustrata e delusa, a prescindere quale candidato abbia in precedenza sostenuto.
Le differenze tra i vari partiti sono completamente trascurabili ed insignificanti, soltanto a parole vi sono diversità ideologiche nell'affrontare i molti problemi sociali, ma, ad un più attento e disincantato esame, si capisce agevolmente che tutti hanno come preponderante scopo il raggiungimento di qualche posizione di rilievo e che i bisogni della collettività vengono sistematicamente ignorati, in quanto questa casta chiusa si preoccupa solo della propria sopravvivenza e di mantenere i rapporti di forza e le condizioni esistenti, che permettono di godere di privilegi difficilmente immaginabili da una persona estranea agli sporchi giochi del palazzo.
I cittadini pertanto non decidono concretamente nulla quando vanno ogni tanto a votare, si illudono soltanto di sostenere i candidati prescelti, che hanno proclamato le proprie ricette miracolose per risolvere i problemi ed hanno carpito ingiustificatamente la loro mal riposta fiducia.
In effetti il popolo ha soltanto favorito una corporazione di intoccabili, che lo ricambierà per riconoscenza con ulteriori ingiustizie, vessazioni e provvedimenti sbagliati, adottati esclusivamente per peggiorare la sua già difficile esistenza quotidiana.
Il cinismo dei politici è pari soltanto alla dabbenaggine degli elettori, che vanamente credono ai roboanti discorsi che garantiscono riforme, aumenti salariali, diminuzione delle tasse e calo generale dei prezzi.
La destra, la sinistra ed il centro si differenziano solo per le inutili ed irrealizzabili promesse, in effetti il reale comportamento è pressoché identico, vale a dire cercare di sfruttare con qualunque mezzo le posizioni raggiunte per le proprie finalità e per avvantaggiare gli amici, i quali dovranno in seguito ricambiare con i dovuti interessi i favori ricevuti.
Il sistema della rappresentanza politica è soltanto sulla carta capace di assicurare un accettabile grado di partecipazione democratica, nella sua concreta attuazione si risolve in un totale fallimento e nell'impossibilità di poter anche minimamente influenzare qualunque importante decisione.
I partiti sono i veri padroni della repubblica italiana e possono agevolmente decidere ogni provvedimento, ordinando semplicemente ai propri referenti nel parlamento di appoggiare o contrastare l'approvazione delle leggi desiderate o sgradite,a seconda delle convenienze stabilite al momento.
La politica vive principalmente di discorsi vuoti, di frasi ad effetto, di attacchi faziosi e scorretti contro gli avversari, di impegni non rispettati, in conclusione tutto quanto sia poco pulito e trasparente è appannaggio esclusivo di questa arte dell'intrallazzo e dell'intrigo.
L'opinione pubblica viene sistematicamente disinformata, a prescindere dal governo in carica, le cosiddette istituzioni liberali, di cui in continuazione si tessono le lodi, in effetti servono soltanto ad una ristretta cerchia che si è impadronita di tutti i poteri e che si preoccupa esclusivamente di mantenere lo status quo e di perpetrare all'infinito la propria intangibilità.
Pertanto ogni riforma del sistema attualmente operante in Italia non ha alcuna speranza di concretizzarsi, resteranno solo un mare di discorsi inconcludenti ed un'infinita serie di ipotesi irrealizzabili, tutto rimarrà immutato, bloccato in regole e procedure antiquate e non più rispondenti ai tempi presenti.
Con il comodo alibi che la costituzione riflette i valori della resistenza e dell'antifascismo, non si intende apportare alcuna rilevante modifica ad un documento datato, obsoleto e non più adeguato alle esigenze di un paese moderno; sarebbe ad esempio assai opportuno attribuire diverse competenze al senato ed alla camera dei deputati, mentre attualmente tali organi sono dei doppioni che servono solo a rallentare l'attività legislativa del governo.
Un'altra idonea misura sarebbe la drastica riduzione del numero dei parlamentari, l'abolizione degli assurdi privilegi pensionistici ed economici loro riservati e l'impossibilità di essere rieletti dopo la seconda legislatura; ma tali facili provvedimenti intaccherebbero il cumulo d trattamenti di favore riservati e pertanto non verranno mai concretamente adottati.
Le istituzioni, in Italia sono occupate da persone vecchie di età e di spirito, che generalmente occupano il palazzo da decine di anni e sono del tutto ignari della vita che si svolge al di fuori degli intrighi del palazzo.
D'altra parte chi è dotato di talenti artistici o professionali raramente si dedica alla politica, che risulta di fatto occupata da individui mediocri, privi di qualità, rosi da una smodata ambizione e determinati a raggiungere con qualsiasi mezzo il potere, mettendo in secondo piano gli aspetti genuini e veramente importanti dell'esistenza.

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