Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  nessuno il 25/8/2007 12:47:02
Prealbe, io non ha mai affermato che questo stato di cose produca solo bellezza e gioia per tutti.

E sì, i punti di riferimento tradizionali sono saltati. Ma non riesco proprio a considerarlo un male.

E, certo, posso morire d'infarto perché il vicino non mi soccorre. Ma non devo nemmeno sopportare un vicino che se mi vede mettere un fiocco rosso alla vacca va dal prete a denunciarmi come stregone comunista.

Devo essere drastico: la libertà, ogni libertà, in ogni forma, comporta rischi. Maggiore la libertà, maggiori i rischi. Tra questi vi sono anche quelli di cui parli tu.

Ma la soluzione (se mai c'è), a mio parere non consiste nel ritornare ad una comunità (comunque - a mio modo di vedere - impossibile) ma, semmai, nell'accrescere le libertà individuali.

Proviamo a vedere che cosa succede portando all'interno dell'economia, della produzione, della politica, le conseguenze dei cambiamenti avvenuti all'interno della sfera affettiva negli ultimi cent'anni, ad esempio?

Buona vita

Guglielmo

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