Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  Paxtibi il 23/8/2007 18:12:29
Scusa Prealbe se rispondo con ritardo ma in questi giorni ho parecchio da fare.

In quale puntata si sarebbe deciso che è proprio questa la sua “unica ragione d’essere”?

Oddio, e per quale altra misteriosa ragione dovrebbero mai vivere in comunità gli esseri umani, se questo non servisse soddisfare dei loro bisogni?

Poi in quel “al meglio” - che dovrebbe precisare quel “efficacemente” - c’è semplicemente un universo di indeterminatezza.

Perché non è possibile quantificare tale soddisfazione, ma è logico attendersi che essa migliori nel tempo, adeguandosi alle variazioni delle condizioni.

Piuttosto, mi sembra più interessante l'obiezione di Nessuno sull'uso del termine comunità per definire un contesto come le nostre città e/o nazioni, così come trovo perfettamente logiche le sue osservazioni sull'identità.

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