Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  franco8 il 21/8/2007 23:19:45
Saluti a tutti! .. e vi ringrazio per gli interventi interressanti, (anche se a tratti fine vi siete forsi lasciati prendere troppo dalla vena polemica fine a sè stessa..)

Non so possa stupire la cosa, ma sono d'accordo al 100% con il post iniziale di prealbe...

Anche se poi nei seguenti ci sono alcuni punti che criticherei volentieri...


Non so quanto debba preoccuparmi la cosa ( ovviamente scherzo!)
Per fortuna mi rincuora trovandomi perfettamente con certe considerazioni di nessuno/Guglielmo

nessuno Citazione:


...

Per comprendere il mondo occorrono categorie e minore è il loro numero, minore è lo sforzo cognitivo necessario. Questo fa sì che le prospettive dualistiche (amico/nemico, socialisti/capitalisti, credenti/atei, VU/complottisti, individui/comunità...) siano le più semplici da utilizzare per chiunque abbia un qualche interesse nel governare una moltitudine di persone disparate.



Mi pare azzeccatissimo. Grazie!


Se posso dare un contributo , anche se non mi pare il massimo:

La mia impressione è che parlare in termini "dialettici/dualisitici"... voler stabilire un "primato" tra individuo e comunità (o se uno "preesiste all'altro) è un po' come la famosa domanda "è nato prima l'uovo o la gallina?".

(qualcuno sembra cadere nell' errore... di porre - o solo esporre - la questione in termini non "adatti" alla descrizione e alla comprensione della realtà...)

Non c'è gallina senza uovo e non c'è uovo (di gallina per esser precisi) senza gallina. In pratica... gallina e uovo sono la stessa "cosa"....


arturoCitazione:

L’”altro” NON è diverso da te.
L’”altro” - nel senso di entità astratta umana - è come te

Anche qui.. è questione di "misura". E sì che il concetto di "misura" è stato ricordato spesso in passato .... ("quanto" diverso? "quanto" bisogna condividere per poter instaurare una proficua comunicazione? - Secondo me, molto poco, e queste nostre discussioni lo dimostrano...)
A me il discorso di nessuno/Gugliemo sembra più che chiaro...:
Citazione:

Il passo fondamentale è riconoscere non che l'altro è mio simile, ma che l'altro è diverso da me. Che non è me. Che non mi assomiglia...



------
nessunoCitazione:

...Se, a livello sociale e personale, la discriminazione è non solo possibile, ma desiderabile (scelgo io il mio compagno o la mia compagna, scegliamo noi con chi andare in vacanza o quali sono le regole del circolo di bridge…), a livello politico non lo è affatto. E le “regole in essa vigenti”, quando si tratti di comunità politica, e non sociale, non sono esattamente “neutre”.

Ribadendo che mi sento perfettamente d'accordo con quanto hai scritto...(post #77) Ma.. che intendevi esattamente con questo? (dell'ultima parte del post mi sfugge qualcosa).
_
Mi è piaciuta molto quella precisazione sul termine "appartenenza"... Che mi ha fatto venire in mente la canzone di Gaber, quella che faceva: "libertà.. è partecipazione"...
Pensa un po' come suonerebbe invece "libertà è appartenenza"!....
Non so a voi... ma a me evoca "Arbeit mach frei"... (scritto sapete dove) Mah!
Vabbè.. scusate se sono andato un po' a ruota libera...

-------

Comunque... sempre sul tema "uovo e gallina"... dopo la serie del "rifiuto dell'uovo"
ci vorrebbe una serie del "rifiuto della gallina"...
A bilanciare il "rifiuto dell'autorità" e il "rifiuto della comunità" ci vorrebbe il "rifiuto della libertà" e il "rifiuto della responsabilità individuale"....
Eh eh!

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3723&post_id=98054