Saluti a tutti! .. e vi ringrazio per gli interventi interressanti, (anche se a tratti fine vi siete forsi lasciati prendere troppo dalla vena polemica fine a sè stessa..)
Non so possa stupire la cosa, ma sono d'accordo al 100% con il post iniziale di prealbe...
Anche se poi nei seguenti ci sono alcuni punti che criticherei volentieri...
Non so quanto debba preoccuparmi la cosa (
ovviamente scherzo!)
Per fortuna mi rincuora trovandomi perfettamente con certe considerazioni di nessuno/Guglielmo
nessuno Citazione:
...
Per comprendere il mondo occorrono categorie e minore è il loro numero, minore è lo sforzo cognitivo necessario. Questo fa sì che le prospettive dualistiche (amico/nemico, socialisti/capitalisti, credenti/atei, VU/complottisti, individui/comunità...) siano le più semplici da utilizzare per chiunque abbia un qualche interesse nel governare una moltitudine di persone disparate.
Mi pare azzeccatissimo. Grazie!
Se posso dare un contributo , anche se non mi pare il massimo:
La mia impressione è che parlare in termini "dialettici/dualisitici"... voler stabilire un "primato" tra individuo e comunità (o se uno "preesiste all'altro) è un po' come la famosa domanda "è nato prima l'uovo o la gallina?".
(qualcuno sembra cadere nell' errore... di porre - o solo esporre - la questione in termini non "adatti" alla descrizione e alla comprensione della realtà...)
Non c'è gallina senza uovo e non c'è uovo (di gallina per esser precisi) senza gallina. In pratica... gallina e uovo sono la stessa "cosa"....
arturoCitazione:
L’”altro” NON è diverso da te.
L’”altro” - nel senso di entità astratta umana - è come te
Anche qui.. è questione di "misura". E sì che il concetto di "misura" è stato ricordato spesso in passato
.... ("quanto" diverso? "quanto" bisogna condividere per poter instaurare una proficua comunicazione? - Secondo me, molto poco, e queste nostre discussioni lo dimostrano...)
A me il discorso di nessuno/Gugliemo sembra più che chiaro...:
Citazione:
Il passo fondamentale è riconoscere non che l'altro è mio simile, ma che l'altro è diverso da me. Che non è me. Che non mi assomiglia...
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nessunoCitazione:
...Se, a livello sociale e personale, la discriminazione è non solo possibile, ma desiderabile (scelgo io il mio compagno o la mia compagna, scegliamo noi con chi andare in vacanza o quali sono le regole del circolo di bridge…), a livello politico non lo è affatto. E le “regole in essa vigenti”, quando si tratti di comunità politica, e non sociale, non sono esattamente “neutre”.
Ribadendo che mi sento perfettamente d'accordo con quanto hai scritto...(post #77) Ma.. che intendevi esattamente con questo? (dell'ultima parte del post mi sfugge qualcosa).
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Mi è piaciuta molto quella precisazione sul termine "appartenenza"... Che mi ha fatto venire in mente la canzone di Gaber, quella che faceva: "libertà.. è partecipazione"...
Pensa un po' come suonerebbe invece "libertà è appartenenza"!....
Non so a voi... ma a me evoca "Arbeit mach frei"... (scritto sapete dove) Mah!
Vabbè.. scusate se sono andato un po' a ruota libera...
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Comunque... sempre sul tema "uovo e gallina"... dopo la serie del "rifiuto dell'uovo"
ci vorrebbe una serie del "rifiuto della gallina"...
A bilanciare il
"rifiuto dell'autorità" e il
"rifiuto della comunità" ci vorrebbe il
"rifiuto della libertà" e il
"rifiuto della responsabilità individuale"....
Eh eh!
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