Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  arturo il 20/8/2007 22:22:10
ctz

Chi sostiene la prevalenza della "libertà del singolo" rispetto alla comunità e definisce quest'ultima come "feticcio", sta solo dichiarando la propria profonda incapacità di pensare un rapporto di identificazione forte con l'altro da sé.


ctz

Io ritengo che una forte distinzione tra sé e altro-da-sé sia essenziale per lo sviluppo di rapporti tra le persone



Penso che per “incapacità di pensare un rapporto d’identificazione forte con l’altro da sé” si voglia intendere la difficoltà a riconoscere l’”altro”come proprio simile, come rappresentazione “esterna” di “sé stessi”

Ciò può comportare, quale conseguenza estrema, l’esaltazione abnorme della propria identità ( IO) meccanismo che spinge singoli individui o gruppi sociali ristretti e fortemente coesi a sviluppare forme di rifiuto della collettività caratterizzate da fenomeni di aggressività più o meno pronunciata verso chi – dal loro punto di vista - è ritenuto “un estraneo “

Non credo si riferisse al concetto di “personalità”

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