Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  Paxtibi il 17/8/2007 19:51:11
Vedo purtroppo che il concetto di relazione tra significato e contesto continua ad essere uno scoglio troppo ostico per te.

La digressione sulla "valenza emotiva" delle parole, poi, è da incorniciare: vorresti dire che la logica di un ragionamento può essere inficiata dall'emotività del suo autore?

Quindi la storia non è che una ininterrotta sequenza di eventi casuali, provocato dagli infiniti fraintendimenti tra gli individui, che schiavi della loro emotività non sono in grado di comprendersi.

Ma nonostante questo, riescono comunque a dar vita ad un organismo sovraindividuale, la cui volontà non rispecchia però quella dei membri che la compongono (manco per niente...).

E non basta: questa volontà è immediatamente riconoscibile e senza possibilità di fraintendimento!

Religione, pura religione.

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