Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  Paxtibi il 15/8/2007 11:42:38
Va bene, Pax. Se non ce lo vedi, non sarò certo io a provare a convincerti del contrario. Non me lo sogno proprio.

Non è questione di "convincermi", semplicemente vorrei capire il tuo punto di vista.

Tu contesti l'affermazione che non esiste un "pensiero comune", ma lo fai citando i pensieri e le esperienze condivise dai membri della comunità, che l'affermazione che contesti non mette minimamente in dubbio.

È solo un problema di termini: se per pensiero comune intendi pensieri condivisi da tutti i membri della comunità, chi non li condivide tale non è.
Se invece intendi un pensiero non condiviso da tutti i membri della comunità, beh, allora non è affatto un pensiero comune, ma solo un pensiero di alcuni, che se venisse imposto a tutti più che un motivo di coesione sarebbe causa di contrasti.

Inoltre, ti faccio notare che il dissenso, all'interno di una qualsiasi comunità, è come un anticorpo in grado id salvare la comunità dai suoi eventuali errori o squilibri, dai quali finirebbe per essere travolta se esso venisse impedito: infatti, deportare i dissidenti in Siberia non è certo stato di aiuto per il benessere della società sovietica. Lo sarebbe stato il dargli ascolto per tempo, piuttosto.

Ma lungi da me l'idea di convincerti di qualcosa...

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