Re: Il rifiuto della comunità.

Inviato da  franco8 il 11/10/2007 23:00:09
Citazione:

Sei sicuro di aver interpretato le parole di Fini nel modo esatto?

No che non sono sicuro... Tu sì?
Ma perche,poi!? ... Esiste un "modo esatto"?!
Magari il tuo e il mio sono entrambi "modi esatti" (o possibili) anche se contrastanti....
(l'ambiguità del linguaggio comune rende possibile anche questo, credo...)

Magari dietro alle parole di Fini, o nella testa di Fini quando pensava quelle parole c'è poco o nulla di quello che noi interpretriamo o nessuna delle "intenzioni più o meno mascherate" che vi vediamo.. ?

Fatto sta che non ci vedo, nelle parole di Fini, quello che ci vedi tu. (perciò ad es. Che Fini abbia inteso afgano ecc in senso "sociale" piuttosto che "culturale" non mi pare faccia differnza, erché non è dell'afgano ecc. che voleva parlare...
)

Comunque .. provo a sintetizzare e a dividere i due punti, sperando almeno di essere un po' più chiaro, che mi pare che ho fatto un po' di confusione:

1) riguardo alla tua interpretazione secondo la quale Fini utilizzi certe "figure" per "decretare" o .(insomma boh?) una "condanna definitiva dell'occidente" ecc ecc... Definitivamente Non sono affatto d'accordo.

...Come non ci vedo, nel discorso di fini nel suo insieme, questo:
Citazione:

... ritenere necessario essere “altro” dall’occidentale, come se per esso non ci fossero vie di uscite di sorta.


Dirà magari alla fine delle "banalità" (come dice mc) o.. se volete... delle cose più trite e ritrite, ma il "vorrei essere ecc ecc" gli serve solo per introdurre le cose (più o meno banali) della seconda parte del testo...


2) riguardo a .. quanto in realtà siano "condivisi" questi "valori della modernità" oggetto della critica ...
... credo che ci sarebbe da approfondire e chiarire il discorso.,, perché vi seguo fino ad un certo punto nelle vostre (tua di Pax e anche di mc) osservazioni al riguardo... Cioè non comprendo in pieno cosa c'entra il discorso ricchi-poveri con il discorso di Fini....
( Perciò... possiamo anche essere un po' più d'accordo sul discorso generale... Ma mi pare che ciò vada assolutamente oltre, rispetto a, ciò di cui parla Fini in questo scritto..)

Sicuramente, da una parte c'è da dire che la società è più ricca (nel senso di valori e di diversità) di quel che la TV mostra, o anche solo di quel che la cosiddetta "classe dirigente" esprima...
Ma d'altra parte, ho l'impressione (mi sbaglierò, lo spero) che la maggioranza (" di morti di fame in senso non letterale") abbia a riferimento quell'insieme di valori e quella "classe dirigente"... molto più, ad esempio, di quel che poteva accadere cent'anni fa...
In questo senso, dicevo anche nella risposta all'osservazione di Pax, non è importante, in questo discorso, quanti in effetti vivano nel lusso, hanno "successo" ecc ecc... ma quanti aspirano al lusso a "quel" successo ecc ecc...
o, ancora, ad esempio, quanti pensano di poter risolvere tutti i propri problemi con i soldi.

Ora... non si tratta di essere "moralisti" o "pauperisti" (di vedere la ricchezza come "male" o altro)... ma come dicevo, di "cambiare" l'ordine di priorità...
Se poi questo "ordine di priorità" desiderabile è più vicino a quello del passato... lo sarà non in quanto "passato", ovvero per ragioni nostalgiche o altro, ma per tante altre ragioni (tanto per far riferimento al discorso di fiammifero )

P.S.
dimenticavo..
Citazione:
"Quali" valori, franco8? A cosa ti riferisci?

Sempre a quelli, espressi qui :
....una società senza grandezza, dove gli obiettivi sono cambiare l’automobile, comprare l’ultimo cellulare, tenere lucida la casa, trovare la «propria regolarità» con “Activia” e dove le donne hanno perso il loro fiore più falso e più bello che un tempo si chiamava pudore. Una mediocrità quotidiana fatta di pin, di cin, di carte di credito, di bancomat, in cui domina la figura dell’imprenditore, cioè del mercante, che in tutte le culture e in tutti in tempi, prima dell’avvento della Modernità e della Democrazia, era posto all’ultimo gradino della scala sociale, sotto quello degli schiavi, perché gli uomini, finché son rimasti tali, hanno sempre considerato il massimo del disonore scambiare per guadagno.
....
Una società del fracasso che non conosce più i valori del silenzio e del controllo di sé e applaude anche ai suoi morti.


Citazione:

Diverso sarebbe stato se Fini avesse augurato ad occidentali e non di riconoscere le "comuni" oppressioni, che altrove si chiamano occupazioni militari, bombe, embarghi, sperimentazioni farmaceutiche, ecc... e qui narcosi collettiva tramite armi meglio mimetizzate.

Ok.. Ma non puoi rimprevorarlo su quello che NON ha detto... Se rendo l'idea. Gusto?

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