Re: Se non sei di sinistra o di destra diventi un pària

Inviato da  florizel il 13/6/2007 9:34:37
Citazione:
noto "reazioni" che tendono alla polemica.

Guarda, NERONE, che ti stai autosuggestionando: quale polemica?
La mia domanda intendeva sondare il motivo secondo cui la “non appartenenza politica” equivarrebbe automaticamente a disinteressarsi delle palesi prese per il culo dei politici.
Citazione:
Hai "travisato" le mie parole che volevano esprime tutt'altri concetti da quello che hai "sintetizzato" tu, ma piuttosto piu' riconducibili a quello che ha detto Sertes.

Ebbene, Sertes ha fatto una considerazione che sembra confermare pari pari l’articolo di Fini:

"Mi sembra che il problema sia più profondo: se non sei di destra nè di sinistra nessuno ti difende quando calpestano i tuoi diritti. E lo fanno."

Sta affermando, mi pare, che gli individui, se “sfuggono” all’identificazione politicista, non vengono riconosciuti nel loro diritto a manifestare, contrariamente a quanto sancito dall’articolo 17 della Costituzione, che non fa menzione di appartenenza politica previa.

A questo andrebbe aggiunto che “altri” diritti (non necessariamente quelli di partecipare ad una manifestazione di piazza) vengono calpestati ANCHE se si è di destra o di sinistra, dal momento che il sostegno a qualsivoglia coalizione non ha impedito che i suoi “rappresentanti”, una volta al governo, si facessero i fatti loro indisturbati.
Credo che sia inopinabile, non trovi?
Ora, di fronte a questa concretezza di cose, mi interessava capire secondo te per quale meccanismo il non riconoscersi in nessuna linea politica condurrebbe inevitabilmente a fottersene del governo, che rimane porco e ladro.
E come poter intervenire su quelle palesi arbitrarietà senza essere costretti a farsi rappresentare da questo o quel partito o coalizione.

Tra l’altro, stai dando per assunto che il sottrarsi alla politica sia conseguenza di un “messaggio che arriva”, piuttosto che una libera scelta dell’individuo.
Per me è diverso, poiché definire questa tendenza una “moda del momento”, qualcosa a cui attribuire una transitorietà, quindi un suo inizio ed una sua fine, giova agli stessi che vedono lo sgretolarsi del consenso politico, strumento che fino ad ora ha consentito la loro legittimazione.

Anche questa è una considerazione. Pur non piacendoti può essere utile ad un confronto, proprio perché si è su un sito di “libera” informazione.

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