Re: La libertà

Inviato da  Linucs il 14/6/2007 23:35:34
Quello che non è imprevedibile sono gli effetti dell’uso improprio della katana. Per cui, nel dubbio, la katana (come il kalashnikov et similia) al seguito é VIE-TA-TA. Per legge.

Ciò implica che a) solo i delinquenti saranno armati di katana, piuttosto scomoda in verità, e b) avranno la certezza che il cittadino onesto, vittima preferita, sarà disarmato per legge. Quindi il costo di un'azione contro il cittadino medio è drasticamente ridotto, proprio come accade a Washington dove le leggi sul controllo delle armi fanno il paio con un discreto numero di morti ammazzati per arma da fuoco.

Al contrario, se la calibro .45 non fosse vietata, non sarebbe necessario che tutti ne tenessero una nella borsa: il fatto che il cittadino onesto ne abbia una addosso contribuisce di per sé ad aumentare notevolmente il costo di un'azione contro di esso, al contrario di un patetico intervento delle forze dell'ordine dopo il fatto (per raschiare il cadavere dal pavimento) o del magistrato dall'indulto facile (che comunque ti lascia morto a terra). Il lato speculare della questione è ovviamente il monopolio sulla cosiddetta "violenza" da parte delle istituzioni, le quali non sono fisicamente in condizione di agire per tutelare il cittadino (se non assegnando uno sbirro a ciascun elettore) e d'altra parte si possono sfogare impunemente - per dirne una a caso - pestando in tutta tranquillità i malcapitati nella prossima Diaz.

C'è poi da considerare naturalmente il caso del pazzo di cui sopra: quello resta pazzo esattamente come prima, e verrà ad ammazzarmi esattamente come prima, solo che avrò facoltà di sparargli in testa piuttosto che stare in linea come un pirla con il 112. Va anche sottolineato, anzi suggerito, che quando il cittadino è disarmato vale automaticamente la legge del più forte: la malcapitata nel vicolo difficilmente potrà fermare lo stupratore di 150kg senza tirargli una sonora revolverata sui coglioni.

Questi scenari demenziali tra Mad Max e Kenshiro non tengono conto del fatto che, in presenza della paventata quantità di episodi di follia urbana, qualunque organizzazione sociale farebbe al più presto una fine amara. Nel caso attuale, in cui impera la cultura dell'entitlement e dell'odio nei confronti di chi si è rotto il culo per mettere via due soldi, ritengo statisticamente molto più probabile che qualcuno ti spacchi la faccia oggi per rubarti un cellulare. Altrettanto statisticamente, ritengo più probabile che un leccaculo del collettivo tenti di sdoganare il fatto trasformando il furto in un "gesto disperato dettato dalla povertà", nel qual caso ricordo che nessuno è mai diventato ricco stuprando e spaccando teste a caso gridando "kill whitey", per dirne una a caso. Casomai rapinerà le banche.

Lo scenario demenziale di cui sopra dà inoltre per scontato che il cittadino armato debba difendersi da solo contro mille avversità, il che dovrebbe implicare necessariamente un cittadino autosufficiente / autarchico che svolte il ruolo di poliziotto / mercenario di se stesso, agricoltore, medico, ingegnere, architetto e compagnia assortita. Sfortunatamente la distruzione della divisione del lavoro in omaggio all'autosufficienza individuale (ovvero l'eliminazione del libero mercato) è uno dei cardini dell'ambientalismo post-nucleare che non ha nulla a che vedere con la realtà, se non altro per il fatto che essendo tutti agricoltori full-time resterebbe ben poco tempo per occuparsi d'altro.

Chi avesse ulteriori dubbi in proposito è libero di farsi stuprare o riempire di botte in un vicolo mentre chiama il 112, in modo che l'argomentazione possa risultare più spontanea. Dopo aver assistito qualche parente fermo un mese in ospedale perché "gli agenti non potevano venire, stavano presidiando la manifestazione per la sicurezza con i politici" le idee saranno senz'altro più chiare e cristalline. Contestualmente ricordo che sarà sufficiente per il terrorista cattivo noleggiare un'automobile e lanciarsi contro un fast food pieno di gente per creare il terrore vero, non quello del TG: da ciò si evince che anche la minaccia del terrorismo ("dal quale lo Stato ci protegge con efficienza") è una puttanata ad uso e consumo di chi ha il cervello fottuto dalla cocaina o dall'educazione civica.

Tuttavia, il lettore che avesse dei dubbi riguardo la proposta di armare di propri vicini di casa incontrerà certamente il nostro appoggio, in quanto sarebbe più urgente abbattere come un cane rognoso il monopolio sull'istruzione pubblica e il welfare forzato, forze oscure che trascinano la società nell'abisso (la ricerca del motivo si lascia come utile esercizio al lettore, così come il nesso con la "democrazia"). Hanzawele 'Mbala 'Nzele.

E una regola breve breve, semplicissima. Dice così: “E’ vietato portare armi al seguito.”.

Prova ad impedirgli di uscire di casa con un coltello da macellaio, vedi se ti riesce. Casomai la norma tornerà utile quando si entrerà in casa dell'arabo e si dirà "aveva un coltello da macellaio, quindi era un assassino", esattamente come avviene per i fertilizzanti, dai quali com'è noto si ricavano pericolosissimi esplosivi (se uno è tanto pirla da crederci, oppure è pagato dai neocon con la scodella in testa per fare finta).

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