Re: La libertà

Inviato da  Paxtibi il 10/6/2007 15:35:26
Veramente il mio weekend è attualmente consacrato al lavoro, comunque...

D’accordo. Per quanto esistano tante sfumature dell’idea di libertà quanti sono i singoli individui....

Ma "quanta libertà" desidera ciascuno non può essere oggetto di discussione.

Quello che invece dovrebbe essere universalmente riconosciuto e condiviso credo sia piuttosto il diritto dell’Uomo ad esigere che venga rispettata la propria dignità di “essere umano”

Il principio di non aggressione risponde proprio a tale esigenza.

Vorrei ricordarti che il tema del 3D è :

"Il “contesto sociale” ( teorico) danneggia la libertà ( relativa) dell’individuo ?"


Se quello è il tema, il titolo è sbagliato. In ogni caso non serve specificare la relatività della libertà: la nostra realtà non comprende nulla di assoluto.

Secondo me NO qualora il contesto sociale sia concepito secondo una visione che garantisca il rispetto della persona, la protegga dall’’arbitrio altrui e costituisca di conseguenza la giusta dimensione nella quale gli individui possano esprimersi e progredire attraverso gli scambi interpersonali, la solidarietà e la reciproca cooperazione

Cosa intendi con garantito?

Un “contesto sociale” complesso che efficacemente garantisca e protegga la comunità di cui è espressione deve, necessariamente, essere organizzato in modo altrettanto complesso e gerarchico.

Deve? Dove sta scritto? E quale sarebbe il modo altrettanto complesso e gerarchico?

Una organizzazione in tale contesto non può essere affidata alla creatività e alla “buona volontà” del singolo confidando nel potere regolatore offerto da un suo ipotetico quanto improbabile istinto di “non aggressione” né tantomeno da una sua, altrettanto aleatoria, “capacità di gradevolezza” nel trattenere i rapporti umani…

Comunque la metti, la società è sempre e comunque la risultante delle azioni di singoli uomini. Siamo quindi sempre e comunque affidati alla "buona volontà".

…e infine contemplando come massima concessione d’autorità l’esistenza di una entità giuridica a cui conferire il solo compito di salvaguardare la incolumità fisica e la inviolabilità della proprietà privata del cittadino

Una entità giuridica? E perché mai?

“Proprietà privata” che immagino tu identifichi non tanto con la casa quanto con “la proprietà privata dei mezzi di produzione”

La proprietà privata la identifico con la proprietà privata.
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Un chiarimento: si é parlato di tribunali. Vorrei conoscere la tua idea sul loro ruolo (facoltà, poteri, quando intervengono, ecc.). Se la risposta non sarà stringata, meglio.

Siccome non ho tempo, non sono un esperto di tribunali, ed è anche vagamente fuori tema, ti fornisco un link che risponde meglio di come potrei fare io alla tua richiesta:

Rothbard - For a New Liberty - The Public Sector, III: Police, Law, and the Courts

Ancora: che c'entra con la definizione di libertà? Io potrei proporti un consiglio di anziani come risoluzione alle diatribe, cambierebbe il concetto di libertà? Non mi pare.

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