Re: La libertà

Inviato da  arturo il 8/6/2007 14:53:55
citazione

“Preso per buono il principio di non aggressione, che riguarda l'incolumità fisica e la proprietà, non c'è bisogno di specificare un bel nulla, perché in ogni caso qualsiasi azione intrapresa verso l'altrui persona o la sua proprietà deve necessariamente passare per il mutuo accordo delle parti.[…] Tra persone che non si incontreranno mai, che mutuo accordo vuoi che ci sia?”

Questa argomentazione è illuminante e mi ha convinto del tutto

Un “contesto sociale” snello è quello che più si adatta alla situazione attuale.

La formula - di cui alla citazione - si rifà alle TAVOLE DI MOSE’ riducendone peraltro le restrizioni e rendendole adatte a qualsiasi tipo di credo religioso, politico, culturale, etico ...etc...etc...

In sostanza è sufficiente attenersi alle seguenti disposizioni

NON uccidere
NON rubare
NON desiderare la roba altrui
NON desiderare la donna altrui ( facoltativo)


In caso di violazione di una o più delle suddette norme, il diretto interessato ,vittima dell'abuso, è invitato esporrne denuncia presso ll’ Ente Supremo di competenza a cui il denunciante sia uso fare riferimento personale

Qualora il soggeto non fosse in condizione di farlo in quanto deceduto, il reclamo può essere eseguito dai congiunti più prossimi ( come del resto previsto anche dalla attuale vigente normativa )

I tempi d’attesa per la trattazione della pratica e relativa sentenza definitiva sono in rapporto diretto al numero di esposti presentati

L' espressione "tempi biblici" ( attualmente usata in senso metaforico) si riapproprierebbe pertanto del suo vero significato originario


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