Re: La libertà

Inviato da  prealbe il 2/6/2007 15:30:54
Paxtibi
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Pax, è che bisogna definire “invase”.

Basta guardare sul dizionario.

Pax, il link al “De Mauro Paravia” ce l’ho sempre a portata di mano; mi interessa quello che intendi tu.

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Si sta cercando qui di stabilire il grado di interferenza che sia funzionale alla socialità.

Come ho scritto, l'unico grado funzionale alla socialità è quello accettato dalle parti in causa, non ci vuole molto: se ti presenti in casa mia invitato, socializziamo, se lo fai contro la mia volontà ti sparo.

Pax, il concetto è chiaro.
Diciamo che, forse, non esaurisce la casistica di un contesto sociale.

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La questione del mutuo accordo si pone certamente. Il problema è che il contesto sociale è (e sarà sempre, inevitabilmente) eterogeneo; soddisfare tutti ed ognuno in ogni momento è, semplicemente, impossibile.

Cosa intendi per soddisfare? Non mi pare difficile evitare di rubare e di pisciare sui tappeti altrui.
Come traguardo realistico e perseguibile mi sembra più che sufficiente.

Si, certamente. Ma, come per il passo precedente: forse la gamma dei problemi sociali eccede leggermente l’urinare sui tappeti altrui e/o il furto.

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Non si può parlare d’altro che di libertà relativa, a livello umano.

Se si intende relativa rispetto ai limiti fisici siamo d'accordo, ma tale relatività, parlando di esseri finiti e mortali è ovviamente sottintesa. Ciò non significa che ai limiti imposti da madre natura se ne possano aggiungere altri pensati da te o da qualche altro bellimbusto "per il bene di tutti": la somma degli individui non ha più diritti dell'individuo stesso, ed è la società che esiste in funzione - per il benessere - di quest'ultimo, non il contrario.

Si, Pax. Può anche andare bene come principio. Ma le dinamiche in gioco sono molteplici e articolatissime, e naturalmente le istanze individuali possono trovarsi, in diversi momenti, ad essere in contrasto tra loro. Salvaguardare contemporaneamente ed in ogni momento tutte le istanze individuali coesistenti è, ovviamente, impossibile. Se ogni individuo reclama invece ciò e non è disposto a fare delle concessioni, delle rinunce, in tale senso, significa semplicemente che non si ritiene (anche) parte di un insieme e si ritorna all’eremitaggio.

Ultima considerazione: ho l’impressione di percepire un filino di suscettibilità & spirito polemico. Non è questo il mio approccio a questa discussione. Mi piacerebbe se si potesse procedere con tranquillità.
Per propiziare la cosa, offro un giro di birre:
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Prealbe

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