Re: La libertà

Inviato da  Paxtibi il 2/6/2007 12:18:47
Questa definizione di “coscienza” è semplicistica oltre ogni limite e quindi fuorviante. Mi spiace non poterla condividere.

Spiace anche a me. Soprattutto perché butti lì un giudizio senza argomentare.

Non entronel merito perché sarei costretto ad andare fuori tema

Debole scusa.

Vorrei però sottolineare che - a parte l’aver impropriamente identificato la “ coscienza” con la “consapevolezza di sé e del mondo circostante” – da Freud in poi ancora oggi non si è giunti ad una definitiva comprensione dei misteriosi meccanismi che regolano le azioni umane

Però stiamo qua a voler "definire" la libertà...

Inoltre io non ho sostenuto che “gli istinti aggressivi vengono controllati dalla coscienza dell’individuo”
Ho detto che l’individuo TENTA di controllarli e non sempre ci riesce. Una cosa molto diversa, direi


Io direi di no. "Non sempre ci riesce" significa che in tutti gli altri casi li controlla, quindi...
________________________


Pax, è che bisogna definire “invase”.

Basta guardare sul dizionario.

Si sta cercando qui di stabilire il grado di interferenza che sia funzionale alla socialità.

Come ho scritto, l'unico grado funzionale alla socialità è quello accettato dalle parti in causa, non ci vuole molto: se ti presenti in casa mia invitato, socializziamo, se lo fai contro la mia volontà ti sparo.

La questione del mutuo accordo si pone certamente. Il problema è che il contesto sociale è (e sarà sempre, inevitabilmente) eterogeneo; soddisfare tutti ed ognuno in ogni momento è, semplicemente, impossibile.

Cosa intendi per soddisfare? Non mi pare difficile evitare di rubare e di pisciare sui tappeti altrui.
Come traguardo realistico e perseguibile mi sembra più che sufficiente.

Non si può parlare d’altro che di libertà relativa, a livello umano.

Se si intende relativa rispetto ai limiti fisici siamo d'accordo, ma tale relatività, parlando di esseri finiti e mortali è ovviamente sottintesa. Ciò non significa che ai limiti imposti da madre natura se ne possano aggiungere altri pensati da te o da qualche altro bellimbusto "per il bene di tutti": la somma degli individui non ha più diritti dell'individuo stesso, ed è la società che esiste in funzione – per il benessere – di quest'ultimo, non il contrario.

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=3480&post_id=92124