Re: P2P, individuati quasi 4.000 condivisori italiani (e la Privacy?)

Inviato da  Iceman il 15/6/2007 12:07:50
Citazione:

mc ha scritto:

Io mi riferivo alla possibilita' di trarre profitto per i "divulgatori di cultura" non dai fruitori di questa cultura, ma da altri canali interessati a "sponsorizzare" cio' che per le popolazioni dovrebbe essere (e lo sarebbe se non ci fossero ostracizzazioni e distrazioni sparse qua e la per evitare che la gente si interessi a qualcosa di un po' piu' alto) irrinunciabile.

Gratuita = Molto + Accessibile ... se "gratis" e' la tua criptonite...
In maniera da integrare i contributi.

Il problema e' che piu' cultura c'e' in giro meno le popolazioni sono manipolabili...


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Iceman :
La musica (che e' quello che piu' ti preme come forma di cultura, credo di intuire, correggimi pure se sbaglio... eheheh), come entertainement dovrebbe essere finanziata da chi la usa per vendere i propri spazi pubblicitari. GLi ascoltatori di una radio (come per la TV), per esempio, pagano indirettamente, tramite il consumo, le radio per ascoltare i propri beniamini: perche' non rifarsi le spese sul mercato pubblicitario (che ha un fatturato altissimo!... i proventi delle vendite dei dischi e dei diritti di autore, mediamente sono solo "du' spicci" in confronto) invece di chiedere ulteriori soldi ai propri fans che gia' sborsano con i consumi, tasse e devono pure mangiare?

Questo e' un esempio che potrebbe valere per altri campi "artistici".

...a disposizione

mc



In pratica stai scrivendo che la Radio e tutti mezzi devono "pagare" per poter trasmettere delle canzoni da cui in effettivo non traggono assolutamente nessun vantaggio...

A pagare sarebbero quindi gli sponsor secondo il preciso attuale funzionamento(la pubblicità).

IN pratica stai dicendo che improvvisamente una radio o una canale tv o uno sponsor degli stessi deve mettersi a sborsare più soldi per nulla(la pubblicità c'e già e svolge già la sua funzione)...

Se funzionasse così sarebbe il totale azzeramento di ogni tipo di diffusione di arte musicale e audiovisiva.
IL canale radio a sto punto eviterebbe di spender soldi inutilmente, senza nessun ritorno, trasmettendo continuamente talk show intervallati dalla solità pubblicità.
Senza contare che, chiaramente in radio o TV non possono passare "Tutti i prodotti" discografici o cinematografici per questioni di tempo e spazio per cui ci dovrà essere una cernità che si dovrà basare anche sul pagamento dello stesso artista per poter essere trasmesso al posto di qualun'altro.

Quindi si tornerebbe al sistema attuale che alla fine dei conti è l'unico concepibile e attuabile e sensato! ... con tutti i suoi difetti innegabili ma non legati alla natura stessa del sistema!

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