Re: La spietata mattanza dei delfini

Inviato da  nike il 22/4/2007 14:58:24
[...]Il delfino in Italia era apprezzato soprattutto in Liguria ed in Sicilia. La carne dei muscoli del dorso, rossastra e soda, tagliata a strisce ed essiccata al sole, poi a volte lievemente salata, in Liguria veniva chiamata musciamme e di solito consumata dai pescatori accompagnata da pomodori freschi.

A Trapani il filetto di delfino essiccato al sole, salato e compresso è noto con il nome di musseddu e dopo averlo tagliato a fettine sottili veniva tenuto per almeno trenta minuti a bagno in olio d’oliva e poi aggiunto alle insalate per renderle più saporite.[..]

STORIA E LEGGENDA DELLA CAPPONADDA
La Capponadda nel panorama della Gastronomia Genovese deve essere collocata tra i piatti di estrazione marinaresca. E' fondamentalmente un'insalata, un'insieme cioè di diversi ingredienti, che lega prodotti di mare con quelli di terra. L'abbinamento terra-mare rappresenta in Liguria, insieme ai ravioli, ai "ripieni" e alle torte di verdure, uno degli elementi caratterizzanti della "cucina povera". Nella ricetta che ho proposto utilizzo il tonno conservato ma storicamente i nostri pescatori la preparavano con il "musciamme" (filetto di Delfino - oggi giustamente proibito). I Marinai Genovesi apprezzavano questo piatto che, non avendo alcuna necessità di cottura, potevano prepararsi facilmente sulle barche durante i lunghi periodi di pesca. ……..

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Mattanze in Giappone: prima per competizione, ora per denaro


[…] ….una scatoletta di delfino costa 2000 yen circa € 12,5#..........




La ragione delle nuove mattanze di Futo è motivata dalla domanda dei delfinari che richiedono sempre nuovi esemplari da utilizzare nei "programmi di nuoto con i delfini", per rimpiazzare quelli che muoiono per lo stress. I "programmi di nuoto con i delfini" e la "terapia assistita con i delfini" sono diventati il nuovo grande business delle stutture di cattività di tutto il mondo.
Essi consistono nella presenza in vasca di persone convinte di interagiore liberamente con i delfini. In realtà ogni interazione è rigidamente controllata dall'addestratore che tiene in pugno i delfini attraverso la deprivazone alimentare, ovvero se il delfino fa bene un esercizio riceve in cambio un pesce, altrimenti nulla.

In Giappone, ogni anno, vengono uccisi da 20.000 a 22.000 delfini di specie diverse (stenelle, tursiopi , globicefali e focene).

[…]
Chiunque si rechi in un delfinario deve essere consapevole che si rende complice anche delle mattanze da cui derivano molti esemplari rinchiusi e che, in ogni caso, lo show business di queste strutture alimenta il prelievo di esemplari in natura, favorisce la disinformazione scientifica e la diffusione di uno scorretto rapporto uomo animale.

Box:
Nel 2003 l´agenzia per la pesca Nipponica ha autorizzato solo a Taiji il massacro di :
300 globicefali
300 grampi
300 pseudorche
890 tursiopi
450 stenelle striate
450 stenelle frontalis.[/i]
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