Quale alternativa alla pena di morte?

Inviato da  pietroora il 18/1/2007 10:32:53
In seguito agli ultimi avvenimenti relativi alle impiccagioni in Irak, mi domando se esiste un modo alternativo alla pena di morte, ma che sia sufficientemente di esempio per gli altri e contemporaneamente punitivo per i colpevoli.
Se di detenzione si potrebbe parlare, quale livello di libertà bisogna concedere ai criminali di turno?
E' lecito diluire nel tempo le sofferenze a un detenuto oppure più "umano" risolvere con un gesto rapido ed eliminatorio il peso sociale dell'azione da punire?
Potrebbe esserci un modo socialmente accettabile per cui un criminale che meriterebbe oggi la morte in alcuni paesi del mondo, in cambio della vita fornisca dell'altro?
E se di altro si potrebbe parlare, in cosa consisterebbe questo modo alternativo di scontare una pena?
Così come siamo pronti per le imprese sportive a premiare i primi con medaglie e riconoscimenti mediatici, non vi sembra che anche alcuni criminali, pur nel loro agire antisociale, ottengano almeno il premio mediatico di restare nella storia?
Vi sembra giusto che un criminale possa occupare pagine della storia umana pur avendo commesso crimini contro l'umanità stessa?
Non potrebbe esserci, tra i modi alternativi della punizione esemplare ma umanamente accettabile, quella di umiliare in vita un criminale?
Mi spiego meglio: è più giusto impiccare un Saddam permettendogli di morire conservando la sua dignità a cui teneva così tanto, oppure non sarebbe stato più giusto togliergli proprio quella dignità ma lasciargli la vita a soffrire di quella mancanza?
Per alcuni la vita non vale niente e così si comportano di conseguenza: togliendola agli altri senza troppi problemi.
Non credete che a queste persone anche della loro vita non importi molto?
Allora perché togliergliela con la pena di morte?
Perché non privarli di qualche altra cosa per invece per loro ha importanza, valore, considerazione?
Non sarebbe questo un modo per punire dei gesti contro l'umanità, ma in modo selettivo, caso per caso, magari con una consultazione popolare per i casi più eclatanti?
Non dico che a giudicare debba essere la gente, per quello ci sono i giudici, ma per quanto riguarda il tipo di pena non potrebbe essere la stessa gente a proporre alternative alla morte?
Non potrebbe essere questo un messaggio diretto lanciato dalla società che tradotto per il criminale risulterebbe come: Tu hai commesso un crimine, noi ti puniamo e tu devi scontare una pena, ma la morte non ci ripaga dai torti che hai commeso, quindi ti priviamo dei seguenti diritti ..., ti applichiamo le seguenti sofferenze, ti imponiamo i seguenti obblighi.
Dato che dovrebbe esserci una certa differenza di condizione e trattamento tra un libero cittadino ed un criminale da punire, su cosa bisogna intervenire e con quale ordine e gradazione si potrebbero elencare i trattamenti punitivi?
Dato che devo comunque dare spunto a questa discussione e forse potrei essere provocatorio con quanto dirò, lasciate che la mia premessa sia per ora sufficiente.

Potrebbe essere una accettabile per la società un utilizzo a fini clinici degli attuali condannati a morte?
Anziché togliere la vita ad un criminale non sarebbe socialmente più utile utilizzare il corpo del criminale per fini scientifici e socialmente utili?

Questa mia provocazione vuole solo dare uno spunto, ma potrebbe anche far pensare ad una serie di cose non più socialmente accettabili.
Bene, se avete qualche altra soluzione mi piacerebbe discuterne.

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