Re: La civiltà dello stupro

Inviato da  Tifoso il 1/12/2006 11:12:49
Io sono stato un judoista ( judoka è da 4° dan in su ).
Infatti il judo attuale, come quello di inizio secolo e come la lotta sambo, richiedeva innanzitutto che l'avversario indossasse il judoji , insomma uno dei grossi difetti in un combattimento "reale" è che la maggiorparte delle "mosse" in piedi prevedono le prese da kimono jap o simili, ma non tutte.
I praticanti di jiu jitsu nei video sono più furbi, vedono subito il limite degli avversari: se uno si presenta come esperto di taekwondo allora sanno che a costo di pigliarsi un calcio sul muso devono prendergli una gamba: visto che l'esperto di taekwondo non ha il calcio di acciaio e fuoco hanno vita facile perchè rischiano poco ;
Come dicevate: "l'adrenalina limita il dolore" ma se uno ha una spalla rotta il combattimento è finito lo so perchè per mia stupidità sono caduto davanti di faccia in una gara e mi sono rotto la clavicola - incontro sospeso e mi sono ritirato dalla gara.
Così quelli del jiu jitsu nei combattimenti interstile vanno di corsa sulle ginocchia per trascinare l'avversario a terra anche senza proiezione: banale ma efficace specie se puoi contare su forza fisica in più come quella che ti da il contatto da lotta.
Mi sono già spiegato sulla sopravvalutazione delle discipline da colpo, vanno bene magari in Italia dove ci sono solo scaramucce anche perchè non siamo abituati a quel genere di violenza e se i carabinieri vedono uno per terra che sta sopra un altro e lo riempie di cazzotti arrestano il primo per tentato omicidio aggravato, ma dove le risse sono vere e la polizia non esiste, i grapplers sono più considerati rispetto agli strikers.

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