Re: Fenomenologia dei Buchi Neri

Inviato da  packz il 15/11/2006 18:39:23
PASSAGGI FONDAMENTALI SULLA TEORIA DELLA GRAVITAZIONE RELATIVISTICA


DISCLAIMER: io non sono un genio e non mi ritengo tale, tutte le informazioni provengono da miei studi universitari/personali e non sono una scienza esatta, qualsiasi contributo è ben accetto...


All'indomani della riscrittura delle leggi della meccanica tramite l'articolo "Sull'elettrodinamica dei corpi in movimento" il nostro caro Albert era conscio del fatto che pur avendo felicemente sposato l'elettromagnetismo con la meccanica, rimaneva un grande successo (forse il più grande di quei tempi) della fisica escluso dalla grande festa: la teoria della Gravitazione universale di Newton. Con la sua nuova teoria Einstein aveva posto a base della fisica il postulato che la velocità massima raggiungibile in natura era quella raggiunta dalla luce e di conseguenza una qualunque interazione doveva avvenire ad una velocità minore: c'è da aggiungere che non è contemplata la possibilità che ciò avvenisse istantaneamente in quanto la simultaneità non era neanche definibile in maniera oggettiva. Quindi anche la forza che tiene i nostri piedi attaccati al suolo benedetto avrebbe dovuto adattarsi a questa "novità".

Inoltre c'era da considerare il fatto che il nostro scienziato era alla ricerca di una teoria generale sulla descrizione della fisica nei sistemi di riferimento qualsiasi: fino a quel tempo si erano considerati solo sistemi in moto uniforme uno rispetto all'altro (per quello la teoria precedente era chiamata "speciale").

Quindi inizio a far lavorare il cervello e (probabilmente) fece questo primo ragionamento

- un campo gravitazionale deve essere indistinguibile da un sistema accelerato

quindi usando le sue stesse parole arrivò a questa prima conclusione


[...]L'introduzione della relatività generale deve condurre parimenti ad una teoria della gravitazione: si può generare un campo gravitazionale con il puro cambiamento del sistema di coordinate[...]


e qui scattò la scintilla: prendiamo un sistema rotante, tipo una giostra per bambini, e facciamo finta di porci con dei righelli e degli orologi su di essa: per le formule della relatività speciale ci sarebbe una modifica della lunghezza lungo la direzione del moto, mentre lungo il raggio il tutto rimane immutato. Questo è un sistema accelerato e se fossimo ad occhi chiusi potremmo scambiarlo per un campo gravitazionale (sulle navicelle pensavano di emulare appunto con questo metodo la forza gravitazionale); adesso ragioniamo: sappiamo da che mondo e mondo il rapporto tra circonferenza e diametro è sempre pi greco ed è legato in maniera indissolubile con con la geometria euclidea, ma adesso se misurassimo questo rapporto con la giostra in rotazione questo non serebbe più vero!

Il secondo ragionamento fu che

- I corpi cadono in maniera identica in identico campo gravitazionale

quindi, aggiungendo il ragionamento precedente, la proprietà del "cadere" e/o il campo gravitazionale non sembrano legate ad una proprietà dei corpi ma ad una proprietà dello spazio ed in particolare ad una proprietà geometrica dello spazio-tempo!!! Quindi conscio di avere a che fare con la cosidetta geometria differenziale chiese aiuto ad un suo compagno di università divenuto professore per avere consigli su cosa studiare.... gli consiglio il "Calcolo differenziale assoluto" sviluppato da Ricci Curbastro, un matematico italiano (leggete "Il genio ed il gentiluomo", storia di Einstein e Ricci, veramente interessante) e alla fine giunse alla soluzione... chiamiamola così...

P.S: Alla prossima puntata che devo aggiustare le tapparelle di casa

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