Re: Atlantide.

Inviato da  Davide71 il 26/7/2010 12:14:00
Ciao a tutti:
io credo alla teoria della terra in espansione, e perciò non ritengo che esistano luoghi nei quali possano essere esistite terre molto grandi che possano essersi inabissate. Tuttavia ritengo che Atlantide, nel senso di "civiltà atlantidea" sia esistita e fosse diffusa un po' in tutto il mondo. Essa fu distrutta da una catastrofe planetaria che riportò l'umanità "all'Età della Pietra" (peraltro molto più tecnologicamente avanzata di quanto comunemente si creda, ma nulla in confronto alla civiltà atlantidea). Quando Platone afferma che "Atlantide sorgeva dopo le colonne d'Ercole" non intendeva quelle fisiche, ma intendeva le frontiere della conoscenza che la tradizione greca si era auto imposta. Infatti era opinione diffusa che la distruzione di Atlantide fosse stata causata dallo sviluppo della "magia" (cioé tecnologia), che avesse portato gli uomini a sentirsi "simili agli Dei", che perciò li avrebbero puniti. Per questo i saggi greci non applicavano mai in pratica le loro conoscenze fisiche (Talete lo considerava disdicevole, per esempio, ma non era il solo). La stessa idea è stata poi ereditata dai Cristiani, che sono sempre stati per questo tecnofobi e persecutori di tutte le conoscenze di ordine magico. In realtà tutte le tradizioni religiose sono concordi nel considerare le conoscenze di ordine magico (e di conseguenza tecnologico) come pericolose e "impure", sgradite agli Dei.
D'altronde se analizziamo la società moderna, che secondo me è una buona rappresentazione simbolica di Atlantide, sia nelle condizioni tali da renderla particolarmente sensibile ad una eventuale "catastrofe planetaria", e che forse ha persino i mezzi per provocarla (sempre che non lo stia già facendo).

Messaggio orinale: https://old.luogocomune.net/site/newbb/viewtopic.php?forum=6&topic_id=2503&post_id=171679